Faccia a faccia in mattinata con Umberto Bossi e colloquio con il presidente della Repubblica in serata. Per Silvio Berlusconi quella di oggi è l’ennesima giornata campale nel tentativo di fronteggiare una situazione che si fa via via più complicata.

L’ingorgo di problemi per il premier si fa sempre più ingarbugliato: declassamento del debito italiano da parte di S&P, guai giudiziari, maggioranza traballante, voto sull’arresto di Marco Milanese 1dietro l’angolo e come se non bastasse rigurgiti secessionisti della Lega 2. E proprio quest’ultimo aspetto è stato al centro con ogni probabilità dell’incontro avvenuto stamane a palazzo Grazioli tra il presidente del Consiglio e una delegazione del Carroccio guidata dal suo leader storico. Berlusconi sa di dover fare affidamento in queste ore sulla correttezza del capo dello Stato, ma le ultime uscite del Senatur rischiano di far precipitare i già difficili rapporti con il Quirinale 3. A conclusione del vertice, durato circa un’ora e mezza, nessun partecipante ha rilasciato dichiarazioni, ma non è difficile immaginare che altro argomento al centro dei colloqui siano state le possibili misure da inserire nel provvedimento per la crescita annunciato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. E proprio di questo, stando almeno a quanto lasciano trapelare gli stati maggiori del Pdl, parlerà Berlusconi anche nell’appuntamento fissato per le 19 sul Colle con Giorgio Napolitano. L’inziativa sarebbe partita da palazzo Chigi con l’intenzione di rassicurare il presidente della Repubblica su cosa intende fare il governo per rilanciare la crescita e lo sviluppo dopo che proprio ieri Napolitano aveva chiesto di accelerare su un pacchetto di misure in tal senso

 

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