Gli occhi saranno puntati soprattutto sul dossier Ici e sulle esenzioni alla Chiesa, dopo le novita’ annunciate da Monti. Ma l’incontro di domani all’ambasciata d’Italia presso la S.Sede per commemorare i Patti Lateranensi, sara’ particolare anche da un altro aspetto: ai bilaterali Italia-S.Sede che alle 16 apriranno la cerimonia, a cui di prassi la delegazione italiana era composta da Presidente del Consiglio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e ministro degli Esteri, questa volta i ministri saranno una decina: quasi tutto il governo, in sostanza, in testa Mario Monti

. Il fatto, di per se’ una novita’, da’ al bilaterale le caratteristiche di un piccolo summit, con un taglio diplomatico e politico insieme. Anche perche’ ogni ministro avra’ qualche minuto per illustrare il lavoro del proprio dicastero. Sarebbe stato lo stesso Monti a volere quest’impostazione, cosi’ come sempre d’intesa con palazzo Chigi e’ deciso quest’anno di dare una sfrondata agli inviti, per cui sono attese 500-600 persone, la meta’ del passato. A fare gli onori di casa sara’ l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco. I rappresentanti italiani incontreranno la delegazione vaticana composta dal segretario di Stato card. Tarcisio Bertone, dal presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, dal card. Attilio Nicora, in rappresentanza della commissione paritetica italo-vaticana per l’applicazione del Concordato, Mons. Angelo Becciu, sostituto alla segreteria di Stato, mons. Dominique Mamberti, ‘ministro degli Esteri’ vaticano, mons. Adriano Bernardini, nuovo nunzio in Italia, alla sua prima uscita pubblica. Non dovrebbe esserci un faccia a faccia tra Monti e Bertone, che hanno gia’ avuto un incontro a due il 14 gennaio, dopo la visita del presidente del Consiglio dal Papa. Terminato il bilaterale, l’incontro si estendera’ al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, e il presidente della Consulta Alfonso Quaranta; numerosi i cardinali per parte vaticana. Qui si parlera’ anche di temi internazionali, dalla primavera araba alla Siria. A Palazzo Borromeo sono stati invitati, e al momento hanno dato risposta positiva, anche i leder dei tre principali schieramenti che appoggiano il governo Monti: Alfano (Pdl), Bersani (Pd), Casini (Udc). Come prassi sono stati invitati anche gli ex premier Berlusconi e Prodi, che sembra, pero’, non interverranno, mentre dovrebbe partecipare Gianni Letta. Anche la cerimonia per i Patti Lateranensi viene indicata come sede non adatta per parlare di quest’argomento, perche’ l’Ici non e’ materia concordataria, commentare le novita’ su questo fronte sara’ inevitabile. Per i beni che fanno capo a Chiesa e no profit l’emendamento prevede l’imposta solo per la parte commerciale dell’immobile, mentre abrogata l’esenzione per gli immobili in cui l’attivita’ commerciale non sia esclusiva, ma solo prevalente. La Cei ha gia’ fatto sapere che valutera’ il testo con responsabilita’, chiedendo tutele per il no profit, visto il suo ruolo sociale. Proprio su questo punto, tra l’altro, domani ci sara’ una coda polemica: i Radicali hanno annunciato che organizzeranno un presidio poco distante dall’ambasciata e oggi il segretario Mario Staderini ha scritto a Monti perche’ interpelli la delegazione vaticana per avviare una revisione dell’8 per mille e far si’ che le confessioni religiose si finanzino da se’.

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