I Liberal del Pd guidati da Enzo Bianco hanno chiesto le dimissioni di Stefano Fassina da responsabile Economia del partito, dopo le sue ripetute critiche alle richieste fatte dalla Ue all’Italia e quelle di martedì al commissario Olli Rehn. Una richiesta che denota una prima incrinatura nel partito

dopo la svolta che ha portato alle dimissioni di Berlusconi e alla nascita del governo Mario Monti, operazione che i democratici hanno sostenuto convintamente. Non tutti, però, e Fassina è stato tra coloro che hanno in più di un’occasione esternato opinioni fuori dal coro. Scelta legittima in democrazia ma, devono avere pensato i liberal, non compatibile con il ruolo istituzionale ricoperto nell’organigramma del partito. La richiesta è stata immediatamente liquidata dal segretario Pier Luigi Bersani con una battuta tranchant: «Questa richiesta dei ‘liberal’ non l’ho proprio capita». E’ però il sintomo di un malumore che inizia a serpeggiare tra i democratici e le diverse correnti in cui sono divisi.

 

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