“Qui si comprende come una guerra che non si è mai conclusa con il conseguimento della pace comporta il rischio costante di nuove violenze e quanto qui viene fatto ha il respiro della storia, è particolarmente importante per evitare esplosioni di violenza ulteriori”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in una riflessione ai giornalisti al termine di una visita alla zona demilitarizzata al confine tra Corea del sud e del nord. Si tratta di una lunghissima barriera di 250 chilometri (larga quattro) che ancora oggi divide militarmente le due Coree che, raggiunto l’armistizio nel 1953, non sono mai riuscite ad arrivare ad un Trattato di pace. “Qui si è svolta una pagina cruciale della storia”, ha detto il presidente della Repubblica riassumendo il senso di una sua visita a Panmujeon, il luogo simbolo dell’armistizio tra le due Coree. Ma ancor più di quell’incredibile fascia demilitarizzata che taglia completamente in due la penisola coreana, dividendo tutt’oggi un popolo che ancora cura le ferite di una guerra sanguinosa durata dal 1950 e 1953 e che ha provocato oltre due milioni di morti. Il presidente della Repubblica è stato all’interno del piccolo edificio di legno, dentro la zona della zona demilitarizzata che è l’unico punto di incontro tra le due nazioni.

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