Napoli e la Campania “non hanno mai ottenuto tale attenzione da nessun Governo”. Lo sottolinea il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, prima della firma con il premier Renzi del patto che mette a disposizione 9,5 miliardi di risorse da qui al 2020. “Una grande sfida che dobbiamo vincere insieme – aggiunge – con interventi che andranno da Bagnoli a Pompei, dalla rimozione delle ecoballe a Paestum e alla reggia di Caserta. Turismo, cultura, bonifiche, lavoro. Stiamo svoltando, in Campania. Il Patto è ossigeno che diamo all’economia del territorio, e anche risposta più efficace sul medio periodo ai problemi della delinquenza organizzata. Creare lavoro, aprire cantieri, dare opportunità anche ai giovani. Occorrerà intervento repressivo ma sarà decisivo anche il tipo di sviluppo che riusciremo a creare”. Dal canto suo la Regione sta “creando le precondizioni” per spendere i fondi disponibili, “ad esempio dotandosi delle strutture organizzative e di supporto che finora mancavano”. E nei prossimi due mesi “verranno cancellate due delle anomalie che finora sporcavano l’immagine della Campania e del Paese”: le barelle nei corridoi dell’ospedale Cardarelli e il via alle rimozione delle ecoballe, con la prima riunione delle imprese vincitrici dell’appalto in programma martedì prossimo. La sfida del Patto, per De Luca, consiste nel “riportare la Campania nel contesto competitivo mondiale”, puntando sullo sviluppo, “affrontando le emergenze ambientali e idrogeologiche” ma anche “riorganizzando i servizi di civiltà su livelli europei”. Una grande vetrina saranno le Universiadi, con 15-20 mila arrivi stimati: “Ci saranno problemi enormi, dall’impiantistica alla sicurezza, ma la Campania mostrerà al mondo il suo volto migliore”.


 

 

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