”Mi ero imposto il silenzio prima che il Tar si fosse espresso sui ricorsi presentati da alcuni dirigenti della Provincia. Oggi che il Tar ha emesso la sua sentenza e posso esprimermi chiaramente. La motivazione con cui il Tribunale Amministrativo ha respinto il ricorso, riconosce appieno la coerenza e legittimita’ degli atti assunti, sia da un punto di vista organizzativo che procedurale. Cio’ non puo’ che confortarmi e convincermi ancor di piu’ sulla bonta’ dell’operato della mia amministrazione, che ha sempre rispettato le indicazioni del Consiglio, pur adottando una propria linea di programmazione precisa e coerente”.

Lo ha affermato il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, che ha cosi’ commentato la sentenza del Tar che respinge i ricorsi presentati contro la Provincia di Napoli sul decreto di attuazione della delibera di giunta per la definizione del nuovo assetto organizzativo dell’amministrazione. “Le nostre scelte e la strategia attuata – continua Cesaro – fanno oggi della Provincia di Napoli una tra le amministrazioni piu’ moderne ed efficienti, dove concetti quali la meritocrazia e la produttivita’ voluti dalla legge Brunetta sono pienamente applicati. Tale riorganizzazione, oltre che necessaria, era anche obbligata, perche’ il Mef aveva palesemente richiesto di intervenire nel merito dopo un’ispezione effettuata nel 2007 che aveva stabilito all’epoca palesi incongruenze nelle funzioni dirigenziali dell’ente”. ”Abbiamo profondamente snellito la macchina amministrativa – ha aggiunto Cesaro – riducendo le aree dirigenziali e semplificando la struttura, accorpando diverse funzioni e valorizzando le risorse interne, ed abbiamo anche eliminato ogni consulenza esterna. Abbiamo ottenuto una riduzione complessiva delle spese di oltre 150mila euro, ovvero del 5% dei fondi per il personale dirigenziale. Credo che, quando si parla di gestione delle risorse, un amministratore debba operare secondo una visione complessiva, guardando ad elementi quali la qualita’ dei servizi, la valorizzazione delle risorse ed alla loro economicita’ globale. Ed e’ quello che abbiamo sicuramente fatto”. ”Insomma abbiamo lavorato per una modernizzazione del settore pubblico, utilizzando leve di produttivita’ e competitivita’ fino ad oggi proprie solo del settore privato. Ripeto – ha concluso Cesaro – abbiamo fatto un buon lavoro io e i miei collaboratori, primo fra tutti l’assessore Galdieri: la riorganizzazione della macchina provinciale era uno dei punti fondamentali del mio programma e l’obiettivo e’ stato raggiunto utilizzando per la realizzazione del riassetto esclusivamente energie professionali interne, senza ricorrere, come spesso accade altrove, ad incarichi esterni quanto mai onerosi per le amministrazioni pubbliche”.

 

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