NAPOLI – “Il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini ha spazzato via quella cortina di intoccabilità che finora aveva accompagnato gli stipendi dei parlamentari, producendo un primo importante risultato di alto significato”. Così il capogruppo di Futuro e Libertà al Consiglio comunale di Napoli, Andrea Santoro.

“Mi auguro – aggiunge- che il governatore della Campania, Stefano Caldoro, non si sottragga adesso ad un intervento sul presidente del Consiglio Regionale per il ridimensionamento dei costi del Consiglio regionale, a partire dalle indennità dei consiglieri che percepiscono uno stipendio di base netto di circa 11.000 euro che è incredibilmente superiore a quello dei parlamentari. Per offrire un parametro di riferimento, un consigliere regionale prende di base dieci volte di più di quello che percepisce un consigliere comunale di Napoli, terza città d’Italia, e con tutto il rispetto non mi pare che la produzione politico-istituzionale del Consiglio Regionale sia così tanto superiore a quella del Consiglio comunale”. “Assurdi poi gli innumerevoli ulteriori benefit, a cominciare dai 2500 euro mensili che ogni consigliere regionale ha per assumere personale di segreteria: sarebbe anzi interessante conoscere quanti sono i portaborse regolarmente inquadrati in Consiglio Regionale. Per non parlare – evidenzia – di tutte le altre indennità di funzione dai 500 ai 1000 euro previste per presidenti, vicepresidenti di commissioni e ufficio di presidenza. Se però i dati degli eletti in Regione è bene o male trasparente ed alla luce del sole, resta tutta da scoprire l’entità dei costi complessivi, tra emolumenti e spese di rappresentanza, degli Assessori della sua Giunta”. “Caldoro ha il dovere di intervenire, al di là dell’autonomia del Consiglio regionale – conclude Santoro – perché ne va della credibilità dell’intera classe politica locale e lui che ne è il massimo rappresentante non può restare inerme”.

 

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