La seduta del Consiglio Regionale ha previsto il dibattito con le Comunicazioni del Presidente della Giunta Regionale, On.le Stefano Caldoro sulla crisi economica in Campania. Il capogruppo regionale del Pse, Gennaro Oliviero è intervenuto con un lungo e articolato intervento in Aula. Gennaro Oliviero (Psi) « Da Caldoro nessun input per uscire dalla crisi e rilanciare lo sviluppo. Solo demagogia e inadeguatezza, corriamo il serio rischio della recessione economica » “Onorevole Caldoro, di quale Regione è il Presidente ? Con circa il 15% di disoccupati e migliaia di cittadini a rischio povertà, la Regione Campania, oggi, affronta un drammatico arretramento delle condizioni e delle prospettive di vita – ha affermato il capogruppo regionale del Pse, Gennaro Oliviero, alla presenza del Presidente della Giunta Regionale, On. Stefano Caldoro. Sebbene è l’intero sistema Paese ad essere esposto ad una gravissima congiuntura economica, tutto questo, tuttavia, non può e non deve rappresentare l’alibi di chi è chiamato oggi a governare – continua Gennaro Oliviero. È da miopi non prendere atto delle questioni poste dal mondo delle Organizzazioni sindacali, da Confindustria, le Associazioni dei consumatori e, soprattutto, dalle nostre Amministrazioni locali. Il lavoro, la qualità dei servizi e il rilancio dell’economia campana, devono passare attraverso scelte forti e coraggiose. Per il prossimo anno recenti studi prevedono una crescita del PIL regionale pari allo 0,2% il che fa presumere che per il nostro mezzogiorno, per la nostra Regione Campania, si prospetta un concreto rischio di recessione: la nostra è la regione più povera nel Sud con un Pil pro-capite di 16.372 euro. Il sistema delle imprese locali non può che assistere impotente a questo amaro processo degenerativo. Incomprensibile a prima vista, irresponsabile e inadeguato: questo il vero volto dell’attuale Governatore regionale. Signor Presidente Caldoro la sua Waterloo sarà la Sanità, come sono stati i Rifiuti per Bassolino. Signor Presidente, non potrà mai accadere e non avrà mai il nostro avallo, come forza di opposizione, di essere complici e consociati nell’assistere ignari alla ridistribuzione delle risorse esistenti a favore dei propri amici. La Regione Campania risulta essere in assoluto ritardo rispetto alle altre Regioni del Meridione e dell’Italia, in merito alle politiche di investimento e di localizzazione e degli interventi nel settore produttivo, molti già vigenti e attivabili, in una logica integrata, sia con le risorse regionali e nazionali delegate sia con quelle derivanti dagli interventi dei Fondi Strutturali della Comunità Europea. Come dicevo per qualcuno della Sua Giunta, siamo giunti al capolinea”.

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