“Non mi ricandido alle comunali”. Peppe Ricciardi del Movimento 5 Stelle non scenderà in campo per le prossime tornate elettorali a Grumo Nevano. “Non mi ricandido né come sindaco né come consigliere, ma sarò sempre attivo sul territorio. Stiamo ragionando su chi potrà essere il candidato portavoce. Non è esclusa la possibilità di aprirci a liste civiche, anzi. Tale possibilità sarà portata avanti solo ovviamente valutando bene un progetto condiviso ed evitando assolutamente carrozzoni. L’obiettivo è di lavorare per il bene della comunità come è sempre stato da parte nostra. Puntare su persone pulite e preparate che possano garantire uno sradicamento da determinate dinamiche. Il programma dovrà essere semplice, chiaro e con al centro l’idea della legalità perché Grumo Nevano ha avuto situazioni paradossali negli ultimi anni tra arresti, idea di privatizzare i tributi e lottizzare terreni tutelando solo alcuni tipi di interessi”. L’ex consigliere di opposizione, che ha firmato dal notaio insieme al resto della minoranza e a 3 consiglieri di maggioranza le dimissioni per concludere anzi tempo il mandato di Gianco Di Bernardo, ha annunciato anche un’importante novità. “Ho iniziato un percorso come candidato facilitatore per la Regione che dovrà passare sulla piattaforma Rousseau”. Ricciardi ha spiegato le motivazioni alla base di questa scelta. “L’esperienza pregressa nel Movimento e questo momento difficile di scollamento dai territori mi spingono ad impegnarmi ancor di più. Porterò il mio contributo non aspirando a nessuna comoda poltrona. Rimango fedele alla prima idea del Movimento, non ricandidami pur potendo alle comunali, ma prestando la mia opera per questo ruolo di responsabilità. È una nuova sfida che non vedo l’ora di affrontare al meglio”. E tornando alla situazione locale l’attivista 5 Stelle ha commentato così gli ultimi risvolti della politici.

“La ricandidatura annunciata di Di Bernardo è completamente autoreferenziale. Non vorrei neanche spendere parole. Il suo è un progetto che è fallito fin dal primo consiglio comunale e lui avrebbe dovuto pensare a ricostruire qualcosa di più solido e più convincente prima di ricandidarsi. Non condivido questo atteggiamento né la continua promozione di se stesso fatta durante il periodo natalizio”. E ha aggiunto. “Per il momento il commissario non ha avviato né nessuna procedura di predissesto né dichiarato il dissesto. I fatti ci hanno dato e ci continuano a dare ragione: dovevamo fermare tutto e mandare a casa Di Bernardo”. Ricciardi ha ribadito ancora una volta le ragioni alla base della decisione. “Se le scelte le vogliono fare negli uffici e farle passare come scelte per i cittadini noi non ci stiamo ed è questo il principale motivo per cui abbiamo preso atto della situazione e interrotto l’esperienza amministrativa”.

Valentina Piermalese

 

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