Il pericolo che i 7,9 miliardi destinati dall’Unione europea alla Campania possano tornare a Bruxelles si allontana. La regione, che dal 2010 e’ guidata dal governatore Stefano Caldoro, ha rischiato a lungo di non riuscire a rispettare la tempistica che prevede l’80% degli impegni entro il 31 dicembre 2011 per poter usufruire dei fondi Fse e Fesr per il periodo 2007-2013: solo un anno fa, la Campania aveva impegnato 800 milioni.

In 12 mesi lo sprint decisivo: a tutto maggio 2011, ultimi dati disponibili forniti dalla Ragioneria generale dello Stato, l’attuazione finanziaria del fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e del fondo sociale europeo (Fes) per la Regione Campania parla di impegni per oltre 2 miliardi di euro. In piu’, il 31 agosto la Commissione europea, direzione generale politica regionale, ha dichiarato immediatamente ammissibili cinque Grandi progetti notificati alla fine di luglio: da Bruxelles, alla luce di questa decisione, si rendono disponibili altri 1,5 miliardi di euro. I cinque progetti riguardano la banda larga, il sistema della metropolitana regionale con il completamento della linea 6 della metropolitana di Napoli, il polo fieristico regionale, la tangenziale per le aree interne e la Strada statale 268, detta ‘del Vesuvio’. Bruxelles ha inoltre ritenuto compatibili altri sei Grandi progetti presentati dalla Campania, per i quali la Regione fornira’ nei tempi e nei modi stabiliti dai regolamenti comunitari l’ulteriore documentazione richiesta. Si tratta quindi di undici progetti che vanno ad aggiungersi ai tre gia’ approvati nel corso del biennio 2008-2010.L’impegno della Regione Campania era stato gia’ riconosciuto in occasione della visita a Napoli del commissario Ue alla politica regionale, l’austriaco Johannes Hahn, in occasione della quale Caldoro paro’ di “un miglioramento del 50% della performance nella spesa dei fondi europei negli ultimi sei mesi”. Gli assi prioritari del programma operativo per il periodo 2007-2013, per quanto riguarda la Campania, sono: sostenibilita ambientale e attrattivita’ culturale e turistica; competitivita’ del sistema produttivo regionale; energia; accessibilita’ e trasporti; societa’ dell’informazione; sviluppo urbano e qualita’ della vita; assistenza tecnica e cooperazione. Tutte aree per le quali i 7.982.795.198 euro destinati da Bruxelles alla Campania non possono andare persi.

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