“Siete dei burattini nelle mani dei partiti politici”. Le pesanti accuse pronunciate nell’ultimo civico consesso da Ciro Palladino di Orta al Centro contro i consiglieri di Coraggio e Fare Democratico per Orta Viva e Verde hanno aperto una ferita profonda nella maggioranza. E non poteva che essere così. Si è trattato di un attacco frontale fuori luogo e gravemente lesivo dell’immagine di un’ampia fetta della coalizione. Sotto la scure di Palladino finirono Nicola Russo, Anna Cirillo, Raffaella D’Ambrosio, Gennaro Colella, Nicola Margarita, Antonio Sorvillo, Tiziana Dirasco e Immacolata Liguori. Gli stessi, con la significativa aggiunta di Giovanna Migliore di Orta sul Serio, hanno firmato e consegnato al sindaco Antonino Santillo un documento al vetriolo per stanare i vertici di Orta al Centro che si sono trincerati dietro un assordante silenzio. “Un consigliere comunale – recita un passo del documento -, che non ha partecipato a nessuna discussione sul dissesto, che ha seguito la vita politica ortese dalle bianche spiagge Valenziane, si presenta in consiglio e, delegittimando il proprio capogruppo, comincia ad etichettare 8 consiglieri comunali come “marionette”. Questa sua offesa, però, rivela tutta l’inconsapevolezza dello stesso consigliere comunale che, dando prova di non aver mai avuto alcuna esperienza politica e di non aver mai frequentato circoli o partiti politici, si comporta come un cane sciolto, sentendosi libero di dire e fare quello che meglio gli aggrada. La regola fondamentale che governa la politica impone ai consiglieri comunali di occupare gli scranni della democrazia cittadina, in rappresentanza del gruppo politico che li ha sostenuti e che li sostiene. Orientando la discussione nell’interesse dei cittadini-elettori da cui sono stati delegati per amministrare il paese”.

Andrea Villano

Il mirino è puntato su Palladino ma il bersaglio grosso è Orta al Centro, in particolare il leader Andrea Villano. L’ex sindaco è spalle al muro: o difende il proprio consigliere oppure ne prende le distanze. Non si scappa. “Troviamo inaccettabile il comportamento di chi, senza partecipare agli incontri di programmazione e discussione si erge a giudice unico, pal(l)adino e giustizialista e, senza contezza alcuna della realtà, emette sentenze sprezzanti dove, a farla da padrone, è la smania di protagonismo. Questo comportamento esula dal dibattito politico e travalica i confini del pluralismo. La cosa che più ci sorprende, in tutta questa vicenda, è il totale silenzio del gruppo politico Orta al Centro e del suo segretario che, forse, distratto dalla propaganda social, a sfondo personalistico, perde il controllo degli appartenenti al suo gruppo e, non si accorge, che da questi viene smentito e messo in discussione. Ci riferiamo – si conclude il documento – al fatto che, alla riunione preparatoria al consiglio, il segretario di Orta al Centro ci ringraziava per aver consentito l’instaurazione di un confronto politico serio e produttivo. Il capogruppo consiliare nella seduta di Consiglio confermava la posizione del segretario e, ovviamente, dell’intero gruppo politico e poi, a chiosa, l’inopportuno intervento del consigliere (Palladino, ndr). Siamo senza parole, ma ci restano le domande: Orta al Centro che posizione assume verso quanto accaduto? È passata già una settimana e, ad oggi, tutto tace! Noi consiglieri comunali crediamo di aver diritto di ricevere una risposta e, forse, anche delle scuse”. La patata bollente è nelle mani del sindaco Santillo ma l’unico che può riportare il sereno nella maggioranza è l’ex primo cittadino Villano. Se non prenderà una posizione chiara si aprirà una crisi politica dall’esito imprevedibile. Il caso Palladino è una bomba ad orologeria. Il countdown è già iniziato. Dieci, nove, otto…

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