Passa con una maggioranza bulgara l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrata. Il punto all’ordine del giorno dell’assise è stato approvato con 13 voti favorevoli, 3 astenuti e un assente. Oltre al sindaco Antonino Santillo, hanno detto sì i consiglieri Giuseppe Massaro (presidente del civico consesso) Pasquale Lamberti, Ciro Palladino Mena Capasso, Raffaele Lampano, Gennaro Colella, Nicola Margarita, Antonio Sorvillo, Francesco Lettieri, Nicola Russo, Raffaela D’Ambrosio e Antonio Chianese. Assente Anna Cirillo, impegnata fuori regione per motivi di lavoro. Si sono astenuti Giovanna Migliore, Tiziana Dirasco e Imma Liguori. All’inizio della seduta l’assessore Florentina Lamberti ha espresso solidarietà alla protesta degli agricoltori.

Mena Capasso

Da segnalare la nomina di Capasso nuovo capogruppo di Orta al Centro, dopo la fuoriuscita di Lampano. Come ampiamente anticipato, sul piano consiliare si forma il partito del sindaco, come dimostra l’implosione di molti gruppi consiliari di fresca nascita. Meno definita la situazione dal punto di vista politico. Nelle ore precedenti all’assise è stato sventato il blitz del duo Giuseppe Massaro-Salvatore Del Prete “Magò”. I due volevano far fuori Coraggio, spingendolo all’opposizione, per liberare le due poltrone in giunta occupate da Tonino Russo e Pasquale Pellino. Un assessorato sarebbe andato ai promotori della congiura, l’altro a Fare democratico per Orta verde, guidato da Nando D’Ambrosio. Il blitz di Massaro e Del Prete è stato neutralizzato dal sindaco Santillo (per una volta saggio), dal leader di Orta al Centro Andrea Villano e dallo stesso D’Ambrosio. In particolare l’ex primo cittadino ha rimarcato la necessità di non tradire la volontà popolare e quindi di non mettere in discussione, almeno per ora, l’assetto dell’esecutivo. Sorprendente l’intervento di qualche consigliere che pur ponendo l’accento sul tema della democrazia, che prevede anche il dissenso, ha velatamente preso le distanze dagli organi di informazione che sono nati proprio per salvaguardare il sistema democratico dal “pensiero unico”. Evidentemente ad Orta di Atella si può dire tutto e il contrario di tutto.

Mario De Michele

(a breve altri aggiornamenti)

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