Linea green o usato garantito. Su questo crinale si gioca la partita sul candidato sindaco della “grande coalizione”. Nei prossimi giorni, forse già entro domenica, l’oggetto del contendere arriverà sul tavolo delle diverse componenti del “big team”. Sul ring Antonino Santillo, giovane non proprio nuovissimo, e Giggino Ziello, già primo cittadino e amministratore storico di Orta di Atella. Il primo può contare sull’appoggio di Ermanno Guido. Mille voti a botta alle comunali. Uno sponsor di peso. Il secondo punta sull’esperienza e su una lista, quella socialista, che si attesta attorno alle 1.500 preferenze in ogni appuntamento con le urne. Al netto della forza elettorale di Santillo e Ziello il nodo da sciogliere è anagrafico: giovani vs vecchi. Chi la spunterà? Ad oggi Antonino vince ai punti su Giggino. Per età Santillo sembra favorito. Ziello troppo attempato. In ogni caso è fuori dai giochi Gianfranco Piccirillo. Ed è sicuramente una buona notizia. Le vecchie leve della “grand coalition” non si fidano di un traditore seriale. Ne sanno qualcosa Angelo Brancaccio, Nicola Caputo, Vincenzo Gaudino e Gennaro Oliviero. Mettere il Comune nelle mani di Piccirillo sarebbe come affidare a Erode un asilo nido. Al massimo farà qualche lavoretto. Briciole. Un tozzo di pane non si nega a nessuno. E dare da bere agli assetati è un precetto cristiano. Basta non abbeverarsi dall’Acquedotti. Nel frattempo prendono forma le liste della “große koalition”. Una, bella consistente, la sta allestendo Salvatore Del Prete “Monsignore”. L’ex sindaco si è tirato fuori dalla mischia dei candidati alla fascia tricolore. Troppi “piscetielli ‘e cannuccia”. Meglio rinunciare. Ma non starà a guardare. Si è messo al lavoro per costruire una lista da fuochi d’artificio. Obiettivo: 2.000-2.500 voti. Sui fronti opposti diventa sempre più probabile la discesa in campo di Eduardo Indaco, appoggiato dall’ex deputato Giovanni Russo e da uno schieramento civico. Nel panorama politico ortese l’ex assessore, già presidente del consiglio, spicca per meriti suoi (sa leggere le carte) e per i demeriti degli avversari (analfabetismo amministrativo). Non sanno che “piscetielli” prendere Città Invisibile e i Democratici e Riformisti. È in ballo Mario Vozza. Ma non convince tutti. Ancora nel guado Azione di Giuseppe Massaro e Nando D’Ambrosio e Agorà, o quel che resta di essa. Tatticismo? Forse. Oppure il solito giochetto al rialzo. Nella politica di Orta di Atella il mercato delle vacche è aperto h24. Gianfranco Arena continua a cantare “Se mi lasci non vale”. Inutile sforzare le corde vocali. L’hanno già lasciato tutti. Arenato.

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