Marcello De Rosa vince per ko anche il secondo round. La terza sezione del Consiglio di Stato (presidente Michele Corradino) ha respinto in toto il ricorso di Gaetano Di Monaco presentato nella vana speranza di accaparrarsi la poltrona di presidente facente funzione della Provincia di Caserta. La battaglia legale è iniziata all’indomani della clamorosa decisione di Giorgio Magliocca, allora presidente dimissionario, di revocare la delega di vicepresidente a De Rosa, nominando il 14 novembre 2024 al suo posto Di Monaco. Magliocca fece fuori De Rosa il ventesimo giorno dalle sue dimissioni (ultima data utile per ritirarle), rassegnate contestualmente a quelle di sindaco di Pignataro Maggiore in seguito all’inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere in cui è coinvolto per presunta corruzione.

Due settimane dopo, il 28 novembre 2024, il Tar accolse in pieno la richiesta di De Rosa, formulata dal suo legale, l’avvocato Fabrizio Perla, di sospendere l’efficacia dell’atto di revoca dall’incarico di vicepresidente. I giudici amministrativi sentenziarono che Magliocca non poteva né revocare l’ex sindaco di Casapesenna, né nominare al suo posto Di Monaco. “Le intervenute dimissioni del presidente della Provincia – si legge in un passo del dispositivo del Tar – determinano la cessazione dalla carica e la carenza di potere ad adottare atti ulteriori con particolare riguardo alla composizione della giunta provinciale. Quanto al danno grave ed irreparabile è rilevante la circostanza che gli effetti del provvedimento impugnato si riverberano sull’intera attività dell’ente”.
Le motivazioni del Tar sono state totalmente sposate dal Consiglio di Stato. “Ritenuto che, nella comparazione degli opposti interessi, risulta prevalente quello pubblico alla continuità dell’azione amministrativa dell’Ente, tenuto conto che De Rosa è rimasto ininterrottamente nella carica fin dalla data di adozione del decreto cautelare presidenziale n. 2466 del 28 novembre 2024, esercitando efficacemente le relative prerogative, come dimostrano i numerosi provvedimenti adottati e depositati agli atti del presente grado del giudizio cautelare”.
Nel respingere il ricorso di Di Monaco i giudici amministrativi hanno peraltro rimarcato che il presidente facente funzione, rappresentato anche al Consiglio di Stato dall’avvocato Perla, “ha adottato numerosi provvedimenti”. Una sorta di riconoscimento politico-istituzionale al lavoro svolto da De Rosa. Insomma, l’attuale presidente facente funzione della Provincia di Caserta, non solo è legittimato a restare in carica, ma sta anche lavorando bene nell’interesse dei cittadini. Meglio di così!
Mario De Michele