NAPOLI – Le misure messe in campo dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in favore del settore ippico, aprono uno spiraglio anche in Campania. Si tratta di azioni urgenti e poi anche di un progetto di riforma organica che favorisca il rilancio del comparto intorno al quale lavorano in Italia circa sessantamila persone. In Campania, attraverso i quattro impianti di Agnano, Aversa, Cosma e Damiano e Pontecagnano, sono impegnati almeno trecento dipendenti.

Il solo ippodromo di Agnano fattura sei milioni di euro all’anno. Il Presidente della Commissione Regionale Agricoltura, On. Pietro Foglia (UDC) ha espresso il suo particolare apprezzamento per l’iniziativa del Ministro Catania “Tesa a tutelare i livelli occupazionali rilanciando l’intera filiera imprenditoriale, dall’allevamento alle gare. Naturalmente – ha precisato il Presidente Foglia – a tale azione di rilancio va affiancata un’adeguata azione per potenziare e intensificare le attività di contrasto delle gare clandestine tutelando il benessere degli animali e e quello dei consumatori, a fronte del ragionevole pericolo di macellazioni clandestine di animali spesso dopati. Va ricordato, in tal senso, il grande impegno da parte di tutti i corpi di polizia”. Comparto ippico significa anche cultura allevatoriale e interessi scientifici, ha ricordato ancora l’On. Pietro Foglia: “Non possiamo ignorare la tradizione campana con il cavallo Persano, Salernitano e Napoletano – ha sottolineato il Presidente – e dobbiamo tenere in debita considerazione il rilancio di una struttura come l’Istituto Incremento Ippico di Santa Maria Capua Vetere, al fine di valorizzare la sua attività, favorendo la ricerca di processi innovativi con le istituzioni universitari, rispetto ai più recenti interessi scientifici nei confronti del mondo dell’allevamento equino e asinino”.

 

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