Più che un tavolo istituzionale sembra, per colpa di alcuni amministratori locali, una bancarella del torrone. Anche stamattina il Coordinamento dell’Ambito socio-sanitario C6 ha si è concluso con un nulla di fatto. In presenza hanno preso parte alla riunione gli assessori Luigi Di Santo (Aversa), Andrea Barbato (Gricignano), Salvatore Lettera (Sant’Arpino) e Nicola Mauro (Carinaro), mentre da remoto erano collegati gli assessori Giusy Guarino (Cesa) e Valentina Iovinella (Succivo), il consigliere comunale delegato alla 328 Gennaro Caserta (Teverola) e i commissari prefettizi di Orta di Atella e Casaluce. A condurre i lavori Gemma Accardo, coordinatore del C6 e dirigente dell’ente normanno. Dopo l’approvazione dei regolamenti già discussi nei precedenti incontri sono immediatamente subentrati i problemi. Oggetto del contendere la nomina del vicepresidente dell’Ambito, una figura prevista in seguito a una modifica regolamentare varata all’unanimità durante il tavolo dello scorso 16 marzo (clicca qui). Agli articoli 2 e 4 il nuovo regolamento ha previsto anche le modalità di elezione del vicepresidente stabilendo il voto palese e a maggioranza dei presenti (foto in basso). Tra l’ilarità generale, sull’argomento all’odg è intervenuto l’assessore Guarino che ha proposto che si votasse a scrutinio segreto. I presenti, ma anche quelli collegati online, a stento sono riusciti a trattenere una chiassosa sghignazzata. Qualcuno di loro sotto i baffi si è scompisciato dalle risate. “Ma di che parliamo?”, si sono detti tra loro. “Mica stiamo eleggendo il presidente della Repubblica o votiamo per dare la fiducia al governo!!!”. A mettere alla berlina la Guarino è stata anche il coordinatore Accardo. Che, seppur con modi garbati e istituzionalmente corretti e anche lei col sorriso sulle labbra, ha detto all’esponente della giunta di Cesa targata Enzo Guida: “Egregio assessore, le voglio solo ricordare che anche lei ha votato la modifica al regolamento per inserire la figura del vice presidente, inizialmente non prevista, e poi ha firmato il verbale con le modalità di votazione, che prevede il voto palese e a maggioranza dei presenti”.

Giusy Guarino

Un modo cortese per dire: cara Guarino, me lei legge i documenti che firma? Con la sua risposta l’assessore Guarino ha peggiorato una situazione già di per sé imbarazzante. “Ah, l’avevo dimenticato”. In sostanza un delegato alla 328, dopo aver sottoscritto un verbale (si presume non sotto tortura) con cui si approvava un’importante modifica al regolamento sul funzionamento del Coordinamento, ammette candidamente di non ricordare ciò che ha firmato. Siamo ben oltre i dilettanti allo sbaraglio. Per non alimentare inutili polemiche la nomina del vicepresidente è stata rimandata alla prossima riunione. Si è parlato poi dell’ipotesi di costituzione dell’azienda consortile per la quale qualche amministrazione locale spinge per sostituire l’Ambito C6. Anche su questo punto l’assessore Guarino è intervenuto in modo, per così dire, “sui generis” chiedendo ai rappresentanti dei Comuni di assumere una posizione ufficiale sulla loro volontà a dare vita o meno alla nuova struttura. Prima perplessità: i tavoli istituzionali non dovrebbero occuparsi di fornire ai cittadini servizi efficienti e celeri sul piano socio-sanitario? Seconda incongruenza: il superamento del C6 non dovrebbe essere frutto di una valutazione politica finalizzata a verificare se l’azienda consortile sia o meno in grado di essere meglio organizzata rispetto all’Ambito? In altri termini, una decisione del genere dovrebbe essere discussa e assunta in sede politico-amministrativa. Non a caso la richiesta di “diponibilità” avanzata dalla Guarino ha lasciato di gesso i presenti. Nel merito i rappresentanti di Aversa e Casaluce hanno detto che non sono interessati ad azzerare l’Ambito. Gli altri delegati hanno rinfacciato all’assessore di Cesa che oggi il Coordinamento ha ben altre priorità. Al primo posto ci sono l’approvazione del Piano di zona e l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini. Insomma Giusy Guarino ha preso solo schiaffi, uscendo dalla riunione a pezzettini.

Sul fronte dei tre concorsi indetti per la selezione del nuovo coordinatore e di due figure professionali, nei prossimi giorni dovrebbe essere formalizzata la composizione della commissione esaminatrice, formata da tre membri. È stata acquisita la disponibilità di una docente universitaria, di un segretario comunale di un’amministrazione di fuori provincia e del solerte segretario comunale di Cesa. Quest’ultimo è l’unico segretario di uno degli enti locali aderenti al C6 ad aver accettato al proposta di entrare nella commissione. Tutti gli altri segretari non hanno dato la loro disponibilità. L’iter tecnico per l’indizione dei concorsi è finito più volte sotto la lente di ingrandimento di Campania Notizie. Sappiamo di cosa parliamo. Diamo un consiglio ai componenti della commissione: lavorate senza sbavature. Se tra i vincitori di uno dei bandi dovesse figurare un parente di qualche amministratore locale sarebbe inaccettabile. Si alimenterebbe il sospetto che è tutto preparato a tavolino. E per i concorsi truccati si va in galera.  

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