Audizioni oggi sulla manovra in Commissione Bilancio di Camera e Senato. Il leader di Confindustria, Carlo Bonomi, ha lamentato “l’assenza di una strategia di crescita”. Mentre secondo il presidente di Upi Michele de Pascale, ci sono “tagli pesantissimi”. Secondo Bankitalia, “la decisione di attuare una manovra espansiva, associata a un piano di privatizzazioni, implica che il rapporto tra il debito pubblico e il Pil scenda solo marginalmente nel prossimo triennio. L’elevato livello del rapporto è un elemento di vulnerabilità per il Paese, riduce gli spazi di manovra per fronteggiare eventuali shock avversi”. “Gli indicatori ad alta frequenza, pur fornendo un quadro ancora largamente incompleto, suggeriscono che l’attività economica rimane debole nel trimestre in corso”. Lo ha detto il vice capo dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia Andrea Brandolini in audizione sulla manovra, confermando la previsione di crescita per quest’anno allo 0,7%”. Il quadro macro delineato nella Nadef, ha proseguito, “è nel complesso coerente”, pur se “più difficile da conseguire” in un contesto di “elevata incertezza” con significativi rischi al ribasso dovuti al conflitto in Medio Oriente e all’irrigidimento delle condizioni di finanziamento. “Le modifiche alle aliquote contributive e all’Irpef comporterebbero un incremento del reddito disponibile familiare rispetto alla legislazione vigente dell’1,5% in media nel 2024 (circa 600 euro annui)”, ha detto ancora Brandolini. “Quasi tre famiglie su quattro ne trarrebbero benefici; gli altri nuclei non subirebbero variazioni significative di reddito”. “La decisione di attuare una manovra espansiva, associata a un piano di privatizzazioni, implica che il rapporto tra il debito pubblico e il Pil scenda solo marginalmente nel prossimo triennio. L’elevato livello del rapporto è un elemento di vulnerabilità per il Paese; riduce gli spazi di manovra per fronteggiare eventuali shock avversi e alza il costo del debito anche per i prenditori privati, con effetti negativi sulla competitività dell’intera economia italiana”, afferma ancora Brandolini in audizione. “Lo sgravio contributivo, la voce che assorbe più risorse nell’attuale manovra, ha natura transitoria, come nello scorso biennio, con un impatto limitato al prossimo anno – rileva Brandolini -. Per evitare di dover ricorrere tra un anno a bruschi aumenti delle aliquote contributive o a nuovi scostamenti di bilancio, sembra opportuno definire nei prossimi mesi l’orientamento per il medio termine”

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