I piu’ giovani non ne avranno sentito parlare, ma 42 anni fa una stazione spaziale americana, lo Skylab, tolse il sonno a milioni di persone sulla Terra. Precipitò l’11 luglio del 1989, la stazione si spezzò in più parti e precipitò in prossimità di Perth, in Australia. L’incubo sta per ripresentarsi. C’è infatti un razzo cinese in caduta verso la terra, ed uno dei possibili punti di impatto è l’Italia del Centro-Sud in allerta. Dieci regioni in allarme tra cui la Campania. Ed oltre noi: Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, arre sulle quali potrebbero cadere dei frammenti, anche abbastanza grandi, del razzo in caduta.

Il rientro sulla terra è previsto per le ore 2:24 del 9 maggio, con un arco temporale di circa sei ore, poiché questo dipenderà sia dalle traiettorie del razzo sia dalla resistenza che l’atmosfera terrestre riuscirà ad opporre. Parliamoci chiaro: le possibilità che capiti dalle nostre parti sono poche, ma comunque non nulle. Ed allora la Protezione civile consiglia di stare al chiuso poiché eventuali frammenti avrebbero possibilità scarse di creare problemi molto seri agli edifici. Sempre al Protezione consiglia di non toccare eventuali frammenti che dovessero essere eventualmente avvistati. Anzi in tal caso andrebbe mantenuta una distanza di almeno 20 metri, per poi segnalare l’avvistamento in maniera da dare alle autorità la possibilità di intervenire. L’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, in ogni caso, seguirà il tutto momento per momento, in maniera da tenere sotto controllo la situazione quanto più possibile.

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