
“Sì” alle energie rinnovabili, “no” a strutture dannose per l’agricoltura. Senza sé e senza ma, la Coldiretti Caserta ribadisce la sua contrarietà al mega impianto fotovoltaico che la Duferco Sviluppo vorrebbe realizzare su alcuni terreni agricoli di Orta di Atella, Succivo e Gricignano. La netta opposizione è stata riaffermata durante un incontro al Municipio Atellano. Il direttore provinciale della Confederazione dei coltivatori diretti Giuseppe Miselli ha di nuovo detto a chiare lettere che la Coldiretti “è favorevole alle fonti alternative di energia ma si oppone fermamente all’installazione di impianti fotovoltaici a terra che sottraggono terreno prezioso all’agricoltura”. “Siamo invece a favore – ha aggiunto Miselli – all’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti, una soluzione che non compromette la produttività agricola”. L’obiettivo è salvaguardare il settore agricolo dell’area atellana, dove il comparto è particolarmente fiorente e importante per l’economia locale. Il confronto è stato aperto dai saluti del sindaco di Orta di Atella Antonio Santillo e dell’assessore all’Ambiente del comune di Succivo Gennaro Serra. Si sono poi susseguiti gli interventi dell’ex deputato Giovanni Russo, neo coordinatore del circolo ortese di Fratelli d’Italia, di Francesco Pascale della cooperativa Terra Felix e membro del direttivo Legambiente Campania, di Franco D’Amore, presidente di sezione Coldiretti, e di Leopoldo Di Vilio, produttore della zona. Le conclusioni sono state affidate all’avvocato Tammaro Chiacchio che ha fornito riferimenti normativi e suggerito strategie concrete da mettere in campo per promuovere l’uso del fotovoltaico senza compromettere l’agricoltura. L’avvocato Chiacchio ha sottolineato “l’importanza di politiche che incentivino l’installazione di pannelli sui tetti e altre superfici non agricole, proteggendo così il patrimonio agricolo”. “Un ringraziamento – ha sottolineato Miselli – va ai soci Michele Lamberti e alla cooperativa Terra Felix per aver fortemente voluto e organizzato questo incontro, e al personale di Coldiretti presente”.

L’AMBIGUITÀ DI SANTILLO E COMPANY
Michele Lamberti è il fratello del consigliere comunale di Orta di Atella Pasquale Lamberti, anche lui coltivatore diretto, che si sta battendo con forza per impedire l’installazione dell’impianto fotovoltaico. In verità, l’amministrazione guidata da Santillo è l’unica ad aver autorizzato la realizzazione della struttura sul proprio territorio. Il via libera al progetto presentato dalla Duferco Sviluppo risale allo scorso 30 luglio. In tanti si chiedono come mai il comune ortese abbia dato l’ok nonostante l’agricoltura sia un settore nevralgico per la città. Un altro legittimo punto di domanda riguarda l’ambiguità politico-amministrativa della maggioranza. Perché il consiglio comunale ortese non si è ancora espresso con un netto “no” alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico? Remano tutti dalla stessa parte o ci sono gruppi politici e consiglieri favorevoli? E ancora: si vuole tutelare il comparto agricolo o si vogliono fare gli interessi dei soliti imprenditori famelici? Il gioco a nascondino sarà presto svelato. Il 13 marzo si dovrebbe tenere al municipio di Orta di Atella un incontro con i vertici della Duferco Sviluppo, saltato nei giorni scorsi per l’indisponibilità dei rappresentanti della ditta. Ma correre al riparo sul piano burocratico non basta. Serve una chiara presa di posizione della politica locale. L’incertezza favorisce la società richiedente che già può far leva sul via libera degli uffici preposti. Santillo e company dicano ufficialmente “no” all’impianto, altrimenti tutto diventa ancora più difficile.

IL NETTO “NO” DEL SINDACO DI SUCCIVO
A differenza del comune di Orta di Atella, che ha alzato disco verde al progetto della Duferco Sviluppo, l’amministrazione di Succivo capitanata dal sindaco Salvatore Papa ha sempre detto fermamente “no” ai pannelli fotovoltaici. Il primo cittadino è sempre stato accanto agli agricoltori ortesi e succivesi. Papa salvaguarda gli interessi generali, non quelli di bottega. Per fortuna non tutti i sindaci sono uguali. “Gli agricoltori di Orta di Atella e Succivo e l’amministrazione comunale di Succivo – si legge in un documento inequivocabile – si oppongono fermamente ai progetti consegnati da alcune società, operanti nel settore agrivoltaico, che prevedono l’installazione di un grande impianto fotovoltaico su terreni di prima classe (terreni irrigui). I terreni in questione, noti per la loro fertilità e la capacita di produrre colture di alta qualità rischiano di essere trasformati in un sito industriale, suscitando indignazione e preoccupazione tra le aziende agricole locali. Pur comprendendo l’importanza della transizione energetica e il valore delle energie rinnovabili, desideriamo sottolineare l’opposizione di noi agricoltori locali e dell’amministrazione comunale di Succivo (che non ha mai autorizzato tali impianti) rispetto all’impatto che tali iniziative potrebbero avere sull’equilibrio agricolo, paesaggistico e sulla destinazione dei terreni di prima classe”. “Non siamo contro le energie rinnovabili – dichiarano all’unisono il sindaco Papa e l’assessore Serra – ma installare pannelli solari su terreni cosi preziosi e uno spreco ed un errore strategico che va nell’interesse esclusivo di alcuni soggetti non noti per le loro grandi capacita imprenditoriali. Questi campi rappresentano una risorsa fondamentale per l’economia agricola e faunistica del nostro territorio, che ha impatto negativo sul paesaggio perché porta a eccessi di calore in campagna andando a mutare in modo sostanziale l’ecosistema locale”.

GLI AGRICOLTORI: “TERRITORIO È NOSTRA VITA”
Con estremo senso di responsabilità e lungimirante programmazione economico-ambientale il sindaco di Succivo e i rappresentanti degli agricoltori fanno notare che “uno dei terreni interessati, situato in gran parte ad Orta di Atella, è attualmente utilizzato per la coltivazione di ortaggi, una delle eccellenze agricole locali apprezzate in tutta Europa”. “Se sottraiamo queste terre alla produzione, perderemo non solo attività economica locale ma anche la nostra identità come comunità agricola. Sarebbe opportuno che questi progetti siano realizzati su terreni marginali e non su terreni fertili. Esistono altre alternative: pensiamo ai tetti degli edifici pubblici o alle aree industriali dismesse. Non è necessario sottrarre terra fertile all’agricoltura. Chiediamo – concludono il sindaco Papa e i rappresentanti degli agricoltori – agli organi competenti (Comuni, Provincia, Regione, Governo) di ascoltarci e di considerare soluzioni alternative. Questo territorio è la nostra vita, e non permetteremo che venga sacrificato in nome di un progetto che potrebbe essere spostato altrove”.
Non è un caso che l’amministrazione targata Papa e gli agricoltori si rivolgano anche ai comuni. Come detto, Orta di Atella ha autorizzato il progetto dalla Duferco Sviluppo. Una decisione che intralcia la battaglia contro la realizzazione del mega impianto fotovoltaico nell’area atellana. E quindi si ripropone il tema già sollevato: perché Santillo e la sua maggioranza non assumono una posizione collegiale e ufficiale per dire “no” al progetto? Mai come stavolta ogni forma di incertezza o di doppiogiochismo potrebbe assestare un colpo mortale all’economia agricola.

LA POSIZIONE DI RUSSO DI FRATELLI D’ITALIA
Non ha dubbi invece l’ex parlamentare Russo. “Durante l’incontro abbiamo ribadito che nessuno è contrario alla tutela dell’ambiente, tuttavia, con la forza del diritto abbiamo ricordato che gli impianti fotovoltaici a terra sono insediamenti industriali e che non possono per nessuna ragione essere impiantati su terreni agricoli. Il territorio di Orta di Atella non può essere sottoposto ad una nuova orribile speculazione. Esiste la normativa nazionale che vuole impedire che in nome di un finto ambientalismo si vadano a compromettere terreni agricoli di alta qualità e ad alto rendimento. Soprattutto – osserva il neo leader cittadino di FdI – che fine faranno i pannelli solari una volta finito il loro ciclo-vita? In un territorio come il nostro, in piena Terra dei fuochi, la risposta già la sappiamo: potremmo trovarceli interrati nelle stesse nostre campagne. È importante mobilitarci fin da adesso per impedire che il nostro territorio, già fortemente cementificato ed inquinato, continui ad essere devastato. Come Fratelli d’Italia saremo al fianco dei nostri agricoltori per la tutela del nostro territorio. Nell’anno in cui l’Italia ha battuto un nuovo record di export in agricoltura, non possiamo permettere, nelle nostre campagne, un nuovo scempio ad Orta di Atella”.
Il sindaco Salvatore Papa, l’amministrazione comunale di Succivo, la Coldiretti e gli agricoltori hanno fatto una chiara scelta di campo. Per il bene del territorio di Orta di Atella sarebbe quanto mai necessario che Santillo e la sua maggioranza si “ripuliscano” in fretta da posizioni ondivaghe. Giocare su due tavoli significa favorire la Duferco Sviluppo. Bisogna decidere da che parte stare. Ora e subito.
Mario De Michele