Fulmini, temporali, raffiche di vento e grandinate: il maltempo non dà tregua e frusta il nord Italia dove oggi scatta l’allerta rossa in Lombardia e arancione in altre sei regioni. Nella notte un violento nubifragio ha colpito la Liguria. L’attesa perturbazione che ha portato alla proroga dell’allerta arancione fino alle 15 di oggi, una cella temporalesca autorigenerante, ha portato solo sulla città di Genova 80 millimetri di pioggia in meno di un’ora e centinaia di fulmini. Allagata Rapallo: anche in questo caso in meno di un’ora si sono accumulati oltre 65 millimetri di pioggia mista a brandine. I frequenti black out elettrici hanno mandato in tilt l’impianto di collettamento delle acque bianche, che avrebbe appunto dovuto evitare gli allagamenti. Un fulmine ha abbattuto un grosso albero. Nello spezzino due fulmini hanno colpito rispettivamente una casa a Tavarone di Maissana (non si registrano feriti) e un bosco a Bolano generando incendi che sono stati agevolmente spenti dai vigili del fuoco. Il Coc – Centro operativo comunale, riunito ieri sera sulla base dell’emanazione dell’avviso emesso dal Centro funzionale meteo-idrologico di Protezione civile della Regione Liguria che prevede burrasca forte di vento fino a domani e mareggiate intense, ha deciso la chiusura dei mercati all’aperto per oggi. Restano invece aperte le scuole per il primo giorno di esami di riparazione delle scuole medie superiori. Dopo la grossa frana caduta ieri dalla montagna nella valle francese della Maurienne, in Savoia, resta chiuso per un periodo indefinito il traffico ferroviario tra Italia e Francia attraverso il tunnel del Frejus. Si ipotizza uno stop di una settimana. Il tunnel autostradale del Frejus è aperto solo ai mezzi con peso inferiore alle 3,5 tonnellate. Secondo Josiane Beaud, capo delegazione francese della commissione intergovernativa Italia-Francia per il collegamento ferroviario Torino-Lione, la società ferroviaria francese Sncf non è ancora stata autorizzata a recarsi sul versante ancora a rischio distacco. Lo riferisce Paolo Foietta, presidente della commissione. “Appena sarà fatta la diagnosi geologica inizieranno i lavori in emergenza di ripristino e sgombero delle rocce e dei fanghi”. Interrotte in Francia anche l’autostrada A43, tra Sant-Micel.de-Maurienne e Mdanee la Route Dèpartementale 1006, tra La Praz e Le Freney. “Considero assolutamente preoccupante la situazione creata dalle frane della Maurienne con il conseguente blocco dei tunnels del Frejus (autostradale e ferroviario) e la chiusura prevista del tunnel del Monte Bianco – commenta Foietta – Una ‘fragilità’ che sarà superata solo con Il nuovo tunnel di base (della Tav Torino-Lione, ndr) che ci metterebbe al sicuro da tali tipi di eventi sia in Alta Val di Susa che in Maurienne. Intanto – prosegue Foietta – ci siamo attivati fin da ieri sera per monitorare con RFI la situazione e per sollecitare i francesi ad intervenire al più presto per il ripristino di autostrada e linea ferroviaria. Nel prossimo futuro occorre rafforzare ulteriormente la regia comune per gestire le diverse possibili criticità”. “La struttura temporalesca che ha riversato ingenti quantità d’acqua sopra Genova ha lasciato la città. In crescita i livelli idrometrici non solo dei piccoli bacini ma anche dei torrenti strumentati, come il Bisagno, che a passerella Firpo ha superato la prima soglia di attenzione. In diversi quartieri l’acqua caduta ha superato i 150 millimetri da inizio evento”. Così Arpal nell’ultimo bollettino condiviso suo social poco prima dell’alba. “Permane attiva una intensa linea temporalesca sull’estremo ponente, in gran parte sul mare. Alle due si è verificata una raffica di vento a quasi 180 km/h a Fontana Fresca, sopra Sori”. Il brusco cambio delle condizioni meteorologiche, soprattutto il vento che spira sulla laguna, ripropone da oggi a Venezia il fenomeno dell’acqua alta. Alle 11 di oggi è prevista una massima di 1 metro, che farà andare sott’acqua Piazza San Marco, alle 21.50 di stasera si toccheranno i 105 centimetri. Situazione pressochè analoga anche domani. I tecnici del Mose sono stati allertati per un possibile sollevamento delle paratoie nel pomeriggio. La pioggia intensa caduta su Milano nel tardo pomeriggio di ieri ha provocato diversi allagamenti, ma non si registrano danni, né particolari disagi. Continuano ad essere monitorati i fiumi Seveso e Lambro, che alle 21.45 hanno raggiunto la prima soglia di criticità, ovvero una criticità ordinaria. E sono ancora decine gli interventi ‘in coda’ da parte dei vigili del fuoco nel Milanese a causa delle violente perturbazioni dei giorni scorsi anche se – spiegano – si tratta di interventi minori: alberi pericolanti e controlli di edifici, alcuni lesionati durante la bufera che si è abbattuta su Milano e hinterland la notte tra il 24 e il 25 luglio e non ancora del tutto ripristinati. Grazie al rafforzamento del personale nelle ultime 48 ore sono state affrontate le priorità per contenere i disagi in città e provincia.

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