È cominciato questa mattina a Roma il processo per le plusvalenze del calcio italiano. Sono undici società coinvolte, cinque di serie A (Juve, Napoli, Samp, Empoli e Genoa), due di Serie B (Pisa e Parma), più Pro Vercelli e Pescara e le non più affiliate Chievo e Novara. Pesante la richiesta della Procura nel caso azzurro: chiesti 11 mesi e 5 giorni di inibizione per il presidente Aurelio De Laurentiis, 6 mesi e 10 per la moglie, il figlio Edoardo e la figlia Valentina, per Chiavelli 9 mesi e 15 giorni, più 330mila euro di sanzione. Il Napoli, interessato per l’affare Osimhen-Lille dell’estate 2020, attende ora il responso, con sentenze probabilmente subito dopo Pasqua (i tempi sono veloci grazie al nuovo Codice di giustizia sportiva varato dalla Federcalcio), la sentenza della Corte sportiva d’appello è attesa a maggio, successivamente arriverà l’ultimo grado sportivo davanti al Collegio di garanzia presso il Coni.

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