Un ristoratore di 51 anni, Pasquale Zacchia, e’ morto per l’esplosione di un ‘botto’ di Capodanno che gli ha procurato gravi ferite al cranio. La tragedia e’ avvenuta a Pontelatone, un comune del Casertano. Secondo la prima ricostruzione effettuata dai carabinieri l’ordigno, posizionato in un mortaio, sarebbe esploso per cause da accertare a pochi passi di distanza dall’uomo uccidendolo sul colpo.

L’episodio e’ avvenuto intorno all’ora di cena. Stava testando in compagnia del figlio un fuoco di tipo professionale in vista del veglione e dei successivi festeggiamenti per il Capodanno. La tragedia e’ avvenuta all’esterno del ristorante ‘Il Cacciatore’, di proprieta’ dell’imprenditore, nella frazione di Barignano. E’ stato il figlio della vittima a raccontare alla polizia gli ultimi istanti di vita del padre; il giovane, di 29 anni, ha riferito di essere uscito assieme al genitore nel piazzale esterno del ristorante mentre la madre e i camerieri erano intenti a ultimare i preparativi per il cenone serale. ”Dovevamo provare i fuochi per la mezzanotte; piu’ tardi il fuochista doveva portarcene altri – ha raccontato il giovane – poi ad un certo punto, mentre mio padre accendeva un mortaio mi sono allontanato per andare a prendere un giubbino in macchina a causa del freddo e ho sentito uno scoppio fortissimo, mi sono girato e l’ho visto a terra con la faccia in una pozza di sangue”. Secondo quanto accertato sul posto dalla polizia di Santa Maria Capua Vetere, potrebbe essere stata una miccia difettosa a far esplodere velocemente la bomba che ha colpito in pieno volto Zacchia, che non ha avuto, sembra, neanche il tempo di allontanarsi. Il ‘botto’ gli ha fracassato il cranio. Sulla salma del ristoratore il pm di turno della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’esame autoptico che sara’ effettuato all’istituto di medicina legale di Caserta.

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