NAPOLI – La Procura della Repubblica di Napoli ha posto sotto sequestro l’area della “Città della scienza” del capoluogo campano, distrutta da un incendio divampato ieri sera. La Polizia ha avviato indagini per accertare le cause del rogo che ha interessato il museo interattivo considerato tra i gioielli culturali di Napoli, oltre che uno dei suoi maggiori fattori di attrazione turistica, con una media di 350mila visitatori l’anno.

L’incendio non ha causato feriti; all’interno della struttura non c’erano persone dal momento che il lunedì è giorno di chiusura settimanale. I danni invece sono ingentissimi: restano solo i muri perimetrali mentre l’interno dei padiglioni è devastato. Il fronte del fuoco si è esteso per oltre un centinaio di metri ed è stato spento da decine di vigili del fuoco dopo ore di lavoro. Solo un edificio è stato risparmiato dalle fiamme.

 

Ancora non ci sono indicazioni chiare sulle cause del rogo che ha interessato un fronte di 12 mila metri quadrati e distrutto quattro padiglioni della struttura. L’incendio è stato completamente domato. I vigili del fuoco stanno ultimando lo spegnimento di alcuni focolai.

Intanto all’esterno i lavoratori sono in lacrime davanti alle ceneri della Città della Scienza. I circa 160 dipendenti del museo si sono radunati per cercare di capire quanto successo e avere qualche rassicurazione sul loro futuro occupazionale. Insieme con loro anche gli addetti dell’indotto. L’area è quella dell’ex Italsider di Bagnoli. Dopo gli interventi di riconversione, i dipendenti collocati nella struttura di Città della Scienza temono ora di non trovare più occupazione.

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