TORRE DEL GRECO – C’é un filo che unisce il crac della Deiulemar compagnia di navigazione e le vicende di un’altra compagnia amatoriale di Torre del Greco (Napoli) nella quale circa 800 risparmiatori avevano investito oltre 40 milioni di euro. Insomma, i finanzieri hanno deciso di vederci chiaro

sulla raccolta del risparmio tra i privati proprio per il finanziamento delle imprese marittime locali che tra le sue origini storiche nel sistema del ‘carato’. Le indagini sulla compagnia fondata dalle famiglie Della Gatta, Iuliano e Lembo, infatti, sono partite proprio “a seguito – si legge nel comunicato diramato dalla procura di Torre Annunziata – delle vicende che hanno riguardato il gruppo imprenditoriale dei Di Maio”. Lo sviluppo degli elementi acquisiti ha consentito ai militari della compagnia della Guardia di Finanza di Torre del Greco di avviare, dopo avere acquisito l’elenco ufficiale degli obbligazionisti, i primi approfondimenti e i primi riscontri in considerazione anche del fatto che alcuni investitori della altra compagnia dichiaravano esserlo anche della Deiulemar. “Ai fini investigativi – afferma il procuratore aggiunto della Repubblica, Raffaele Marino – è stato utile l’esame di due denunce riguardanti alcune anomalie su vari prestiti obbligazionari, che erano descritte come obbligazioni personali”.

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