“E’ stato fatto ritrovare stamani il ‘follaro d’orò trafugato nei giorni scorsi dalla Cappella di Don Peppe Diana, nel cimitero di Casal di Principe. E’ una buona notizia. Avrà parlato al cuore duro di quei ladri lestofanti lo stesso Don Peppe, col suo sguardo luminoso? Li avrà impauriti l’onda di indignazione contro l’atto “barbarico” e ‘sacrilego’ ?”.

Se lo chiedono Geppino Fiorenza, don Tonino Palmese, Valerio Taglione, dirigenti di Libera in Campania. “Ieri, sdegnata, ma composta, tenace, sicura di sé, per incarnare valori di verità e di giustizia, la piccola folla davanti alla Cappella profanata rappresentava l’Italia intera. Ragazzi delle scuole, associazioni, rappresentanti della Chiesa, prefetto, procuratore antimafia, questore, carabinieri, guardia di finanza, cittadini onesti hanno dato il senso dell’unità tra istituzioni e società responsabile. E’ stato il trionfo del valore della vita sulla morte, la violenza, la sopraffazione. E l’informazione. Grazie alla stampa e alla RAI, che a quell’indignazione hanno dato voce ed immagini. L’Italia pulita ha fatto un passo avanti. Don Peppe ha vinto ancora. Loro sono dovuti arretrare”, conclude la nota.

 

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