MADDALONI – Un episodio dal “movente” ancora tutto da chiarire quello verificatosil ‘altra sera alle 23 nel piazzale di una concessionaria di motociclette a Maddaloni. Di sicuro si è trattato di un attentato ai danni del proprietario, ma spetterà ora ai poliziotti del locale commissariato verificare se si tratti di un raid a scopo estorsivo della camorra o di un “fatto” legato alla vita privata della vittima.

Sconosciuti hanno incendiato la Ford Fiesta di proprietà di Domenico Valentino, 53 anni, che possiede la concessionaria “De Lucia Moto” sulla nazionale Appia. Accanto alla vettura in fiamme i vigili del fuoco e gli agenti hanno trovato una bottiglia di plastica contenente i resti di liquido infiammabile, presumibilmente benzina. L’allarme è scattato quando alcuni passanti hanno notato del fumo denso e un bagliore che provenivano dal cortile dell’attività commerciale. Quando era chiaro che si trattava di un incendio sono stati avvertiti i vigili del fuoco del comando di Caserta, intervenuti con una squadra nel giro di pochi minuti. Hanno provveduto a spegnere il rogo e contestualmente hanno allertato la questura e il commissariato. Gli uomini della Scientifica hanno eseguito i rilievi del caso ed esamineranno nelle prossime ore la bottiglia incendiaria. Difficile al momento poter dare una chiave di lettura certa all’attentato. L’auto era posteggiata nel piazzale e, a poca distanza, c’era il deposito con all’interno numerose motociclette. Va detto che solo l’intervento tempestivo dei pompieri ha evitato che le fiamme si estendessero allo stesso deposito, in tal caso i danni sarebbero stati davvero incalcolabili. Si seguono sia la pista del racket, sia la pista di un possibile risentimento personale da parte degli autori del raid nei confronti della vittima. In un passato anche piuttosto recente si sono registrati a Maddaloni e nella limitrofa Valle di Suessola episodi simili, spesso attentati ad imprenditori e commercianti riconducibili alla strategia del “pizzo” orchestrata dalla malavita organizzata nei confronti di chi non si piegava al racket delle estorsioni. In questo caso bisognerà attendere gli sviluppi delle indagini per avere un quadro più chiaro della situazione.

 

Carlo Pascarella

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