Il pentito di ‘Ndrangheta Luigi Bonaventura, che sta collaborando con la Dda di Reggio Calabria e di Milano nell’inchiesta sulla Lega, ha scritto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sostenendo di sentirsi “in pericolo” e chiedendo che gli venga assegnata una scorta. Lo scrive il sito del Quotidiano della Calabria. Bonaventura si trova insieme alla famiglia nella località protetta di Termoli (Campobasso). “ Mi sento – scrive il pentito nella lettera al presidente Napolitano – in una situazione di estremo pericolo perché minacciato nella stessa località protetta in cui vivo insieme a mia moglie ed ai miei due figli”. Il pentito chiede anche l’intercessione del Presidente della Repubblica “per ottenere un prestito di cinquemila euro, vista l’impossibilità di accedere a qualunque tipo di finanziamento, per via del nome di copertura”. La somma serve al collaboratore di giustizia per fare fronte “ad alcuni urgenti problemi di salute” di un suo familiare.

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