GIUGLIANO – Avevano svaligiato una tabaccheria a Santa Maria Capua Vetere e, molto probabilmente, stavano ritornando al campo Rom di Giugliano quando si sono imbattuti in un posto di blocco della polizia stradale.

E’ con questa accusa che gli agenti della polizia stradale della Campania e del Molise, coadiuvati da quelli del commissariato di Giugliano, hanno arrestato tre rom, tutti domiciliati presso il campo di Giugliano,  accusati anche di aver partecipato alla sparatoria in cui ha perso la vita il 21enne Andrea Hadzovic.

Gli arrestati, attualmente associati al carcere di Poggioreale, sono Negio Salkanovic, di 41 anni, Walter Seferovic, di 34 e Zdravko Hadzovic, di 24. L’interrogatorio di garanzia è fissato per domenica prossima davanti al gup Francesco Cananzi.

Rapidissime le indagini delle forze dell’ordine che, partendo dalla denuncia della tabaccheria sammaritana e con il supporto delle immagini registrare dalla videosorveglianza dell’esercizio commerciale, hanno riconosciuto i 4 e l’auto. Una Opel Kadett, a cui erano state cambiate le targhe, parcheggiata a poca distanza dal campo rom ma con all’interno ancora i proventi del furto tra cui una trentina di pacchetti di sigarette e arnesi atti allo scasso.

Gli agenti protagonisti del conflitto a fuoco, intanto, sono stati interrogati per molte ore dal pm. Secondo i difensori dei tre nomadi, avvocati Sergio e Luca Mottola, nel corso dell’ inseguimento avrebbero sparato ben 21 proiettili, mentre dall’ esame dello Stub praticato a Negio Salkanovic, Valter Seferovic e Zdravko Hadzovic emergerebbe che i tre non hanno maneggiato armi da fuoco. La posizione dei poliziotti è al vaglio del pm, che dovrebbe decidere nei prossimi giorni se formulare nei loro confronti ipotesi di reato.

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