”La decisione del Consiglio dei Ministri rallenta la costruzione di un riscatto possibile che era stato portato avanti con l’entusiasmo ed il coinvolgimento dei cittadini di Casal di Principe e Castel Volturno: in tutti e due i casi l’elettorato si era stretto con fiducia intorno a uomini capaci di rappresentare non solo la novita’ ma anche una garanzia di rottura con il passato.

Quello che oggi paghiamo tutti e’ il prezzo della pesante eredita’ lasciata dalle amministrazioni Pdl targate Nicola Cosentino”. Lo affermano in una nota congiunta Enzo Amendola, segretario regionale Pd Campania, e Dario Abbate, segretario provinciale Pd Caserta, in merito allo scioglimento per infiltrazione camorristica di Casal di Principe, Castel Volturno e Casapesenna. ”Basti pensare – spiegano – al lavoro portato avanti in questi mesi dalla societa’ civile e dai partiti a Casal di Principe che si era concretizzato con la realizzazione di una coalizione unita intorno alla figura di Renato Natale. Oppure a Castel Volturno, dove il Pd aveva messo in capo forze nuove e giovani”. ”Rispettiamo la scelta del governo. Resta comunque il rammarico non solo del Pd ma di un intero territorio per un percorso interrotto – spiegano Amendola e Abbate -. Il ritardo con cui e’ stata assunta la decisione del Consiglio dei Ministri indica una intempestivita’ grave da parte delle istituzioni che hanno lasciato per mesi le comunita’ nell’incertezza”. ”Ci resta la speranza – si conclude la nota – e la voglia di riscatto che abbiamo letto in questi mesi sui volti dei cittadini. Ed e’ quella che ci fa credere che un’altra Caserta e’ possibile e che la strada individuata dal Pd insieme a loro merita di essere proseguita”.

 

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