CASAL DI PRINCIPE – “I commercianti non ce la fanno più a pagare la camorra anche a causa della crisi economica così, rispetto al passato, denunciano più spesso gli estorsori”. E’ quanto ha dichiarato il capitano dei Carabinieri di Casal di Principe Michele Centola che ha condotto su delega della DDA di Napoli l’indagine che questa mattina ha portato in cella due esponenti dei Casalesi.

“E’ capitato – prosegue Centola – che qualche commerciante sia stato costretto a pagare, oltre al pizzo canonico di Natale-Pasqua-ferragosto, anche altre tre tangenti corrispondenti ai settori in cui il clan è oggi attivo, ovvero l’imposizione di gadget pubblicitari, di macchinette video-poker e di caffé. I Casalesi sono comunque fortemente indeboliti da arresti, sequestri e confische, e di ciò ne sono consapevoli gli stessi imprenditori”.

 

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