Un anno ad alta tensione. La storia della newco di Pomigliano, tra battaglie sindacali e poi anche giudiziarie, entra nel vivo a giugno di un anno fa. Ma tutto, in realta’, comincia il 21 aprile del 2010 quando, al Centro Congressi del Lingotto di Torino in occasione dell’Investor Day, la Fiat presenta il piano strategico 2010-2014 del gruppo.

E una parte del piano e’ focalizzata in modo specifico sull’Italia: si chiama, infatti, ”Fabbrica Italia” per sottolineare il fatto che le radici industriali del gruppo sono e rimarranno in Italia e queste radici saranno rafforzate. L’obiettivo di ”Fabbrica Italia”, che coinvolge gli impianti di Mirafiori, Cassino, Melfi, Pomigliano e Val di Sangro, e’ quello di incrementare gradualmente i volumi di produzione di autovetture per raggiungere nel 2014 l’obiettivo di 1.400.000 unita’, piu’ del doppio delle 650.000 unita’ prodotte nel 2009. A questo si aggiunge la produzione di veicoli commerciali leggeri il cui obiettivo e’ quello di raggiungere le 250.000 unita’ annue nel 2014, una crescita di 100.000 unita’ rispetto al livello dello scorso anno. ”Fabbrica Italia” avra’ anche un impatto positivo sui volumi delle esportazioni di autovetture e veicoli commerciali leggeri. L’obiettivo e’ di produrre entro il 2014, in Italia, oltre un milione di veicoli destinati all’esportazione, di cui circa 300.000 destinati al mercato statunitense. La percentuale di esportazioni crescera’ quindi dal 44% nel 2009 al 65% nel 2014. Il livello degli investimenti che si vuole destinare all’Italia, 20 miliardi di euro, e’ pari ai due terzi del totale del Gruppo Fiat a livello mondiale. Si parte da Pomigliano e si apre la trattativa con i sindacati. Il 15 giugno 2010 la Fiat sigla con Fim, Uilm, Fismic e Ugl, un accordo per produrre la Nuova Panda nello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco. Non lo sottoscrive, invece, la Fiom. L’obiettivo e’ quello di dare continuita’ produttiva allo stabilimento e a tutto il sistema della componentistica locale, offrendo cosi’ prospettive future ai dipendenti dell’impianto di Pomigliano. La Fiat ha programmato un investimento di 700 milioni di euro che permettera’ l’avvio della produzione entro il 2011. A regime sono previste 270 mila vetture

 

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