Respinte tutte le richieste contrattuali della Fiom ma, al tempo stesso, dichiarazione di comportamento antisindacale da parte della Fiat. E’ questo il senso della sentenza di questa sera del tribunale di Torino sulla newcom di Pomigliano.

Il giudice, Vincenzo Ciocchetti, ha respinto le istanze della Fiom sul contratto collettivo nazionale di primo livello del 29 dicembre 2010 e sulla contrattazione collettiva aziendale di secondo livello del 17 febbraio 2011 fra Fabbrica Italia Pomigliano e le organizzazioni sindacali. Ciocchetti ha anche dichiarato il ”comportamento antisindacale” della Fiat perche’ ha determinato, ”quale effetto conseguente, l’estromissione di Fiom-Cgil” dal sito di Pomigliano d’Arco. “Ad una prima analisi la sentenza conferma la legittimità dell’accordo di Pomigliano e questa e’ la cosa più importante”, secondo il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi “Per quanto riguarda il contenuto antisindacale delle nuove forme di rappresentanza disposte dall’accordo dovrebbe soccorrere in ogni caso il recente accordo interconfederale che consente il passaggio dalle rappresentanze sindacali unitarie alle rappresentanze sindacali aziendali. Le relazioni industriali – sottolinea Sacconi – non possono che essere libere e responsabili e in quanto talinon possono che avere diversa intensità sulla base del reciproco riconoscimento che si realizza con gli accordi. A questo punto la Fiom dovrebbe riflettere sulla strategia dell’autoisolamento e prendere la via della collaborazione con le altre organizzazioni sindacali e con la stessa Fiat nel nome degli investimenti e dell’occupazione”.

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