Anche questa volta i festeggiamenti per l’anno nuovo finiscono in tragedia. Due morti in Campania e 361 feriti in tutta Italia: è questo il bilancio della polizia sugli incidenti della notte di Capodanno. Un bollettino di sangue che resta pesante anche se il numero dei feriti è in sensibile calo rispetto all’anno scorso quando durante i festeggiamenti della notte di San Silvestro si sono registrati 561 feriti.

E’ di due morti e 107 feriti il bilancio in Campania (da considerarsi ancora suscettibile di qualche piccola variazione) dei festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno. In base ai dati forniti dalle questure dei capoluoghi di provincia l’annuale bollettino delle vittime dei ‘botti’ contempla 82 feriti tra Napoli e provincia; 12 nel Salernitano; 9 feriti e un morto nel Casertano; 3 feriti ad Avellino e provincia; un morto e un ferito nella provincia di Benevento. La prima vittima è un ristoratore di 51 anni. L’uomo è morto per l’esplosione di un ‘botto’ di Capodanno che gli ha procurato gravi ferite al cranio. La tragedia è avvenuta a Pontelatone, un comune del Casertano. Stava testando in compagnia del figlio un fuoco di tipo professionale in vista del veglione e dei successivi festeggiamenti per il Capodanno Pasquale Zacchia, il ristoratore morto a Pontelatone nel Casertano. La tragedia è avvenuta all’esterno del ristorante ‘Il Cacciatore’, di proprietà dell’imprenditore, nella frazione di Barignano. E’ stato il figlio della vittima a raccontare alla polizia gli ultimi istanti di vita del padre; il giovane, di 29 anni, ha riferito di essere uscito assieme al genitore nel piazzale esterno del ristorante mentre la madre e i camerieri erano intenti a ultimare i preparativi per il cenone serale. “Dovevamo provare i fuochi per la mezzanotte; più tardi il fuochista doveva portarcene altri – ha raccontato il giovane – poi ad un certo punto, mentre mio padre accendeva un mortaio mi sono allontanato per andare a prendere un giubbino in macchina a causa del freddo e ho sentito uno scoppio fortissimo, mi sono girato e l’ho visto a terra con la faccia in una pozza di sangue”.

Secondo quanto accertato sul posto dalla polizia di Santa Maria Capua Vetere, potrebbe essere stata una miccia difettosa a far esplodere velocemente la bomba che ha colpito in pieno volto Zacchia, che non ha avuto, sembra, neanche il tempo di allontanarsi. Il ‘botto’ gli ha fracassato il cranio. Sulla salma del ristoratore il pm di turno della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’esame autoptico che sarà effettuato all’istituto di medicina legale di Caserta. La seconda vittima: si tratta di Antonio Serino, un imprenditore edile di 49 anni originario di Montefusco (Avellino). L’uomo era con i familiari in una villa di San Martino Sannita (Benevento) quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto. E’ deceduto sul colpo. Antonio Serino stava trascorrendo il Capodanno con i familiari quando da una batteria di fuochi pirotecnici preparati per festeggiare il nuovo anno è partito il razzo che lo ha centrato in pieno volto. La salma dell’uomo è stata portata nell’obitorio dell’ospedale Rummo di Benevento. Sull’episodio indagano i carabinieri.

 

 

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