Un decreto “Salva Casa”, detto anche “Pace edilizia”, da varare entro aprile, al massimo metà maggio. O un emendamento al decreto Superbonus. Eccola la sorpresa elettorale del vicepremier Matteo Salvini, a ridosso delle europee di giugno. Tramezzi con una collocazione diversa, finestre che non compaiono nei titoli edilizi, piccole porzioni di immobili, ad esempio nicchie, non presenti nei documenti depositati presso i Comuni. La sanatoria allo studio del ministero delle Infrastrutture punta ad agire soprattutto su alcune situazioni-tipo e – come hanno chiarito fonti del Mit – riguarderà esclusivamente irregolarità all’interno delle abitazioni. Il provvedimento è stato annunciato dal ministro Salvini nel corso della terza riunione tecnica davanti a una platea di cinquanta associazioni di categoria ed enti del settore. Il treno normativo sarà probabilmente un decreto legge ma su questo c’è attesa del semaforo verde di Palazzo Chigi. L’obiettivo è rimettere sul mercato una moltitudine di immobili e, quindi, “aiutare migliaia di italiani che non possono vendere o comprare casa per 20 centimetri di soppalco”. Un pacchetto che però ha preso di sorpresa Giorgia Meloni e che viene bollato dalle opposizioni come un “nuovo condono edilizio”. “Non posso commentare una norma che non ho letto — ha detto ieri sera a Porta a Porta la premier Giorgia Meloni — ma si parla di sanare piccole difformità interne, come per chi ha tirato su un tramezzo… Se è questo, è ragionevole”. L’annuncio è arrivato dal ministero delle Infrastrutture dopo aver incontrato associazioni, imprese e istituzioni alle quali sono state illustrate le linee guida senza entrare troppo nei dettagli. Si tratta di una serie di misure che “mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali” che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano. A marzo in un question time alla Camera, Matteo Salvini aveva anticipato: “Stiamo lavorando per una proposta di legge di pace edilizia che possa sanare le difformità interne alle abitazioni”. Non è ancora chiaro quale iter potrebbe prendere il progetto, ma si parla di un intervento urgente. Potrebbe così arrivare un nuovo decreto infrastrutture, ma non è nemmeno escluso che le norme approdino in Parlamento con un emendamento. Un testo omogeneo per temi trattati c’è già: il dl Superbonus. L’obiettivo del Mit è riuscire a “sanare” le difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente, ma anche le difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (ad esempio tramezzi, soppalchi). Si parla anche di difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della “doppia conforme”, che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo. “Non conosco la proposta, ma devo dire che è già incardinata al Senato una proposta di Forza Italia sulla rigenerazione urbana che già prevede le cose di cui ha parlato Salvini”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a margine di un convegno sulla sanità parlando del piano casa annunciato dal leader della Lega. A suo avviso, interpellato in merito, “non si può fare un condono ma si possono sanare alcune cose che non provocano alterazioni sostanziali agli edifici. Se la proposta della Lega va nella nostra direzione ben venga ma non conosco assolutamente il testo e credo che nessuno l’abbia mai visto. Lo valuteremo quando sarà presentato”. Le opposizioni, invece, attaccano. “Un ministro che per la casa non ha fatto niente, ora prepara l’ennesimo condono edilizio”, dice Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera. Per il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, “si tratterebbe del 19esimo condono del governo Meloni”, recuperando tra l’altro una norma, quella sul superamento della “doppia conformità”, già “bocciata dalla Corte costituzionale relativamente alla legge siciliana”. “Ci chiediamo — dice Agostino Santillo (M5S) — quali siano le mirabolanti novità normative che ha in mente il governo, visto che le norme attuali consentono ampio margine per sanare le cosiddette piccole difformità”. Critica, infine, Legambiente perché “così si alimenta il mattone illegale” mentre il presidente di FareAmbiente, Vincenzo Pepe, ordinario di Diritto ambientale, è favorevole: la sanatoria “rimetterebbe in regola tante case, favorendo la riduzione del consumo del suolo, uno degli obiettivi di sostenibilità del Pnrr”.

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