La Lega ritira l’emendamento per il terzo mandato ai sindaci. La proposta aveva avuto il parere contrario del governo. Lo si apprende da fonti parlamentari. L’emendamento riguarda i grandi comuni, quelli con più di 15mila abitanti. Rimane sul tavolo, per ora, la proposta di modifica che riguarda il terzo mandato ai governatori e che in modo particolare coinvolge il governatore del Veneto, Luca Zaia. “Vota il Parlamento, andiamo avanti. Vota il Parlamento, non l’ascolteranno”, è stata la risposta ad Agorà Rai Tre del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, alla domanda se i parlamentari della Lega accoglieranno l’invito di Balboni di ritirare l’emendamento sul terzo mandato ai Governatori. Una sfida, quindi, al Governo presieduto dalla premier Giorgia Meloni. “Lasciamo che i cittadini decidano. Mi sembra sia questione buon senso. I parlamentari non hanno limiti ai mandati” ha concluso Salvini. “Se non si mette ordine sul vincolo del terzo mandato rischiamo nei prossimi due-tre anni di avere un contenzioso tra governo centrale e Regioni quasi infinito”, paventa il presidente della Liguria, Giovanni Toti, a ‘Mattino Cinque’. “La Costituzione prevede che gli statuti e le leggi elettorali siano competenza esclusiva delle Regioni – ricorda -. Non so se vorrò fare il terzo mandato onestamente, vedremo se ci sono le condizioni per farlo, se è un vantaggio per la mia Regione e per la mia maggioranza politica. È una decisione che spetta ai territori, agli amministratori dei territori e soprattutto agli elettori”. Resta alta la tensione tra gli alleati. Non è un mistero che il nodo della ricandidabilità degli amministratori, Luca Zaia in testa, stia creando più di un mal di pancia nella maggioranza con FdI e FI contrari. Ora la Lega, preso atto del parere negativo sull’emendamento per consentire il terzo mandato ai sindaci dei comuni con oltre 15 mila abitanti, ha ritirato il testo. Preso atto invece della scelta del governo di rimettersi alla Commissione per l’emendamento sul terzo mandato ai governatori, il partito di Matteo Salvini ha mantenuto il testo. La Commissione si riunirà più tardi per procedere con il resto dei voti.

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