Non è partigianeria. È un dato di fatto. Mai come nel suo caso il curriculum e la sua “storia” dicono più di tante parole. Alessandra Todde è uno degli astri più luminosi del firmamento della politica italiana. È di un’altra costellazione. Un tecnico prestato alla politica? Molto di più. È un’imprenditrice e manager tra i più apprezzati del Paese. Al contempo, forse proprio per la sua esperienza sul campo, possiede la sensibilità politica per cogliere appieno le dinamiche del mondo delle imprese e del lavoro. Nel 2014 è stata premiata come imprenditrice dell’anno dalla delegazione sarda dell’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda. Nel 2018 figura tra le Inspiring Fifty italiane, riconoscimento alle 50 donne italiane considerate più influenti nel mondo della tecnologia. L’anno scorso Startup Italia l’ha inserita nella classifica delle 1000 donne più influenti d’Italia. Che aggiungere? Beh, Todde ha traferito in politica e nelle sedi parlamentari la sua capacità di avere una “visione” complessiva del quadro economico italiano e mondiale. Cifra distintiva rarissima nella politica di oggi. La vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle ha una, due, tre marce in più. Competenza professionale e propensione politica solitamente non camminano sullo stesso binario nel Parlamento uscito dalle urne il 25 settembre 2022. Non ce ne vorranno gli altri deputati e senatori ma Todde è fuori concorso. Lo ha dimostrato quando ha ricoperto le cariche, prima di viceministro dello Sviluppo economico nel governo Draghi, poi quella di sottosegretario di Stato al Mise nell’esecutivo Conte II. Se fosse stata ministro dell’Economia o del Lavoro nei passati governi, a prescindere dal colore partitico, gli esecutivi avrebbero certamente raggiunto risultati migliori nonostante la pandemia e la difficile situazione internazionale. Non tifiamo per il Movimento 5 Stelle. Non tifiamo per Alessandra Todde. Riportiamo semplicemente il resoconto oggettivo e riscontrabile di una donna che non ha mai avuto bisogno di ricorrere alle quote rosa per farsi largo in politica. Sondaggi alla mano è ai vertici del secondo partito italiano. Se l’è guadagnato. Se l’è sudato. Per una volta competenza e merito sono stati premiati in un mondo politico, purtroppo, popolato da parvenu, nani e ballerine.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA AD ALESSANDRA TODDE



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