Il QRCode era sconosciuto e il tornello non si apriva: prende il via dallo Stadio Olimpico di Roma, precisamente dalla rilevazione di una serie di biglietti falsi acquistati da ignari tifosi per Roma-Juventus disputata nel gennaio 2020, l’indagine sulle frodi telematiche che vede nella veste di vittime diversi istituti di credito e i loro correntisti. Ammonta a circa 25mila euro, la traffuca telematica scoperta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma che oggi, al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli, ha notificato tre arresti ai domiciliari e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di sei presunti appartenti a un’organizzazione criminale che aveva la sua base nel Napoletano e che si scambiava informazioni attraverso delle chat «attenzionate» dai finanzieri. Agli indagati è stato anche notificato un sequestro preventivo – anche per equivalente – di circa 250mila euro, somma ritenuta profitto del reato commesso. Gli investivatori hanno scoperto che grazie a informazioni riservato trovate sul darkweb, gli hacker riuscivano a truffare i correntisti trasferendo cospicue somme dai loro conti correnti che venivano dirottate su quelli di prestanome. Dopo un ulteriore trasferimento, su altri conti, i bonifici venivano poi «monetizzati» e il denaro usato per soggiorni in hotel, residenze di lusso e per l’acquisto di beni preziosi, tra cui orologi di lusso e dispositivi elettronici di ultima tecnologia. Chi provvedeva a prelevare materialmenmte il denaro doveva inviare un video ai complici per testimoniare che l’operazione truffaldina si era conclusa positivamente.

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