Gragnaniello: Salva al ’25 su Moxedano un gol fatto, poi becca il gol decisivo di Pastore a 1 metro dalla linea bianca. Si può fare di più: 5,5 Piccirillo: Si fa beffare da Moxedano, che di solito non salta manco sua nonna nell’azione che decide il match.
Insicuro: 4 Letizia: Per un’ora, fin quando la condizione tiene si rivede in campo lo splendido giocatore dell’anno scorso. In crescita: 6,5 Zolfo: Il capitano granata torna titolare dopo tre gare e da centrale nell’inedito centrocampo a tre, non tira mai indietro la gamba. Generoso: 6 Diana: Il terzino schierato nell’inedito ruolo di centrale difensivo sfoggia una prestazione con i fiocchi. Insuperabile: 7 Mattera: In campo ancora mezz’acciaccato per le contemporanee assenze di Castaldo e Campanella,offre un ottimo contributo alla causa. Esce al ’58 per l’ennesimo infortunio per il distratto Carbonaro (5,5) e l’Aversa perde in sicurezza. Stoico: 7 Sorrentino: Mister Romaniello lo piazza dietro le due punte e il ventenne alla seconda partita sciorina un campionario di finte, dribbling e assist che fanno lustrare gli occhi. Esce sfiancato al ’55 per lo sconclusionato Varsi (5) e l’Aversa da quel momento non crea più nulla. Il migliore. 7 Marano: Si addormenta sulla punizione battuta a sorpresa, da cui nasce l’1-0 della Frattese. Distratto: 5 Longobardi: Il centravanti si sblocca dopo una serie di prestazioni imbarazzanti. Bello il gol e ottima l’intesa con Pisani. Ritrovato: 6,5 Vecchione: Finalmente in campo dal primo minuto conferma da centrocampista di sinistra, quanto di buono si è detto di lui. Tecnica e muscoli. Bravo: 6,5 Pisani: Spalla ideale per Longobardi, il peperino ci mette l’anima e tutto quello che ha in corpo. Esce sfinito al ‘60, per un abulico Petagine: 6,5 Allenatore Romaniello: Presenta una squadra sbarazzina, che con l’inedito 4-3-1-2 fa la partita almeno fin quando la condizione dei giocatori tiene. Nel finale i cambi obbligati stravolgono tutto e ne viene fuori un immeritata e amara sconfitta: 6,5.
Nicola Di Santo
