Prove di modifiche di giustizia sportiva. O, quantomeno, una proposta di diversi club di Serie A che porteranno formalmente attraverso i propri rappresentanti in un prossimo consiglio della Federcalcio: sospendere le squalifiche inflitte dalla Commissione Disciplinare e renderle effettive soltanto dopo il pronunciamento della Corte di Giustizia federale.

La coda lunga dello scandalo del Calcioscommesse sembra non giungere alla fine, e anche oggi in Procura federale sono proseguite le audizioni sul filone Bari-bis, ma intanto le societa’ della massima serie fanno le prove generali di riforma e dopo essersi consultati con esperti del diritto sportivo sono pronte a presentare la propria idea sul tavolo federale. Una modifica non eclatante ma che porterebbe i suoi effetti: ad esempio, se questa sospensione fosse stata in vigore gia’ lo scorso dicembre, il capitano del Napoli, Paolo Cannavaro e il suo compagno Gianluca Grava, squalificati entrambi per 6 mesi in primo grado e poi riabilitati dalla Corte di Giustizia federale, non avrebbe saltato neanche una partita. Oggi, intanto, il pool del procuratore federale, Stefano Palazzi, ha ascoltato 4 tesserati in merito alle presunte combine di Bari-Treviso (maggio 2008) e Salernitana-Bari (maggio 2009). Tutti si sarebbero dichiarati estranei alla vicenda: dall’ex barese Nicola Strambelli che ha ribadito attraverso il suo legale, Luciano Ruggiero Malagnini, come ”fosse nel giro della Primavera” e quindi all’oscuro di ogni illecito a Benito Emanuel Rivas la cui posizione e’ gia’ stata archiviata in ambito penale a Bari perche’ ”le dichiarazioni accusatorie di Iacovelli non hanno trovato alcun riscontro”. L’ex biancorosso e attuale calciatore del Siena, Nicola Belmonte, al termine della sua audizione, ha fatto sapere, attraverso l’avvocato Alessio Palladino, di ”non aver avuto nessuna contestazione”. Gli inquirenti di Bari, titolari dell’inchiesta penale, pero’, hanno indagato sia lui che Strambelli, perche’ farebbero parte di quel gruppo di calciatori biancorossi che avrebbero accettato 7mila euro ciascuno per cedere la vittoria al Treviso. Sentito anche l’ex tecnico del Treviso Giuseppe Pillon.

 

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