Non basta cambiare modulo, a volte servirebbe anche cambiare giocatori. Ma visto che questo è parecchio difficile, è Gian Piero Gasperini il primo a rischiare seriamente di lasciare presto l’Inter. La sua squadra si fa battere per 1-0 anche dal modesto Trabzonspor nella gara d’esordio di Champions League

e così sono tre di fila le sconfitte ufficiali dei nerazzurri nelle prime tre partite giocate. Cambia la competizione, cambia l’avversario, ma finora il risultato è sempre lo stesso. E un conto è perdere contro il Milan o anche in casa del Palermo, un altro è lasciare tre punti pesantissimi in casa a una squadra finita in Champions per caso e non per merito, visto che i turchi sono stati ripescati solo poco prima dell’inizio della competizione europea. Il giustiziere dell’Inter è tale Ondrej Celutska, difensore ceco transitato per pochi mesi e una sola gara ufficiale nel Palermo che al 31′ della ripresa arma la sega e toglie un altro pezzettino della panchina di Gian Piero Gasperini. Che cambia e obbedisce a Massimo Moratti ma non è la difesa a 3, a 4 o a 14 il vero problema. E’ tutta la squadra che non funziona e non si capisce se i suoi giocatori non hanno capito o non vogliono fare ciò che il loro allenatore gli ha chiesto. Cambia Gasperini, anche più di quello che avrebbe voluto perché l’Inter all’inizio gioca con la tanto invocata difesa a 4, ma Sneijder dovrebbe fare l’esterno alto di sinistra in un 4-3-3. Dopo 10′, però, il tecnico nerazzurro capisce che l’olandese proprio non ha né la voglia né la predisposizione per fare la punta esterna e così lo autorizza a fare ciò che in realtà già stava facendo, cioé il suo naturale ruolo di trequartista, dietro a Pazzini e Zarate. E’ il primo segnale che qualcosa non funziona in una partita brutta che i turchi affrontano palleggiando senza grossa opposizione, mirando più a far passare il tempo che a cercare di impensierire Julio Cesar. In un clima da grande depressione, con 20.000 persone allo stadio, un prato già in condizioni indegne e la curva nerazzurra muta per un tempo per protestare contro lo sciopero, la partita sembra più un’amichevole di fine stagione che l’esordio di Champions. Buon per l’Inter che si adeguano allo spettacolo modesto anche l’arbitro e i suoi assistenti che non vedono una gomitata di Pazzini a Cech che poteva costare carissima all’attaccante nerazzurro. Dopo mezz’ora di nulla, arrivano le prime occasioni per gli uomini di Gasperini con Zarate che impegna due volte il portiere turco e soprattutto con Pazzini che da due passi non riesce ad agganciare un pallone che andava solo spinto in rete. Sono in realtà solo 5′ di pressione offensiva che fanno capire quanto facilmente il Trabzonspor possa andare in difficoltà, ma l’Inter non ha proprio la spinta agonistica per affondare il colpo e i turchi tornano a riproporre il loro calcio fatto di melina a centrocampo e nulla in attacco, con il pallone sempre giocato a decine di metri di distanza da Julio Cesar. Tanto basta, però, per non prendere gol contro una squadra in bilico tra la crisi di nervi (Sneijder), l’anarchia (Zarate) e una gran povertà di idee (Gasperini). Obi fa rimpiangere Stankovic e Pazzini si gioca male la sua chance da titolare e così il tecnico nerazzurro non può che cambiarli al 10′ della ripresa con Alvarez e Milito ma dalle parti dell’area di Tolga Zengin succede ancora meno che nel primo tempo. Ci provano allora i turchi a tirare almeno una volta verso Julio Cesar ma il sinistro di Alanzinho finisce alto. Al 27′ si capisce che la serata ha pure un che di disgraziato quando Millito si mangia una ciclopica occasione da tre metri con Tonga Zengin che riesce a smorzare il suo tiro e poi a bloccarlo a pochi passi dalla linea. E al 31′ arriva il gol dei turchi: sul primo calcio d’angolo battuto dal Trabzonspor, Altintop centra la traversa e la palla torna dopo un rimpallo a Celutska che riesce a trovare con un diagonale l’angolo dove Julio Cesar non può arrivare. Ed è notte fonda, per l’Inter e, soprattuto, per Gasperini.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui