Un impianto sportivo sara’ intitolato a Giorgio Ascarelli, fondatore e primo presidente del Napoli. Lo ha deciso l’Assessorato allo Sport del Comune di Napoli, riprendendo un’idea della precedente Amministrazione Iervolino e inserendola nell’ambito di una serie di iniziative in occasione della Giornata di mobilitazione straordinaria contro il razzismo, prevista per il prossimo 17 novembre, 73° anniversario della promulgazione delle leggi razziali fasciste.

Ascarelli, facoltoso industriale napoletano di origini ebree, nel 1926 favori’ la fusione dei club calcistici della citta’ diventando il primo presidente dell’Associazione calcio Napoli (in seguito ribattezzata Societa’ sportiva calcio Napoli), finanziando anche la costruzione di uno stadio, lo Stadio ‘Vesuvio’, poi chiamato Ascarelli in suo onore dopo la morte. Lo stadio fu nuovamente ribattezzato dal regime fascista Stadio Partenopeo, in quanto si ritenne inopportuno intitolare a un ebreo quello che era il maggior impianto sportivo cittadino, capace di ospitare anche alcune partite della Coppa Rimet 1934, vinta poi dall’Italia. Lo stadio, distrutto dalle bombe durante la Seconda guerra mondiale, sorgeva in quello che oggi viene chiamato Rione Ascarelli, non lontano dal quartiere Ponticelli dove e’ situato il campo di calcio che sara’ intitolato al primo presidente del Napoli. Tra gli eventi previsti per il 17 novembre e organizzati in collaborazione con la comunita’ ebraica napooletana, l’Associazione libera italiana e la Fondazione Valenzi, e’ previsto anche un incontro al Maschio Angioino con le realta’ multietniche e le associazioni omosessuali, con la proiezione del documentario ‘World Napoli’ realizzato da Prospero Bentivenga.

 

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