”Macche’ doping, quelle fantomatiche flebo non erano altro che esafosfina il cui contenuto e’ fruttosio, cioe’ uno zucchero che somministravo anche ad altri calciatori ogni volta che intravedevo una necessita’ clinica”. Dopo le dichiarazioni di Bertrand Crasson, ex nazionale belga in forza al Napoli tra il ’96 e il ’98 che in un’intervista trasmessa dalla tv belga Rtbf ha ricordato come durante la sua esperienza in maglia azzurra gli venissero praticate due flebo alla settimana, e’ il medico sociale del Napoli di quei tempi, il dottor Lino Russo, a replicare al calciatore.

”Sono perplesso per le dichiarazioni fantasiose di Bertrand Crasson – afferma Russo – calciatore che ricordo con simpatia perche’ molto rispettoso e di buona cultura: quelle fantomatiche flebo non erano altre che esafosfina il cui contenuto e’ fruttosio, cioe’ uno zucchero che somministravo anche ad altri calciatori ogni volta che intravedevo una necessita’ clinica. Per esempio dopo una gara in cui vi era stato un notevole dispendio energetico e di sudorazione”. ”Cio’ veniva fatto alla luce del sole – spiega il dottor Russo – perche’ sostanza consentita, uno zucchero che fa parte della farmacopea ufficiale. Inoltro sottolineo che i calciatori venivano sempre edotti di qualsiasi terapia proposta ed anzi erano parte attiva e consapevole del programma terapeutico, come e’ giusto che sia”. Ma Crasson non ha parlato solo di flebo ma anche di un prelievo di urine: ”Quel che riferisce Crasson sul prelievo settimanale delle urine non corrisponde assolutamente alla verita’. Gli esami di sangue ed urine – ricorda l’ex medico sociale del Napoli – venivano praticati ogni volta che vi fosse un sospetto clinico per la salvaguardia della tutela sanitaria dei singoli calciatori e per gli interessi della societa’ Sportiva Calcio Napoli che ho avuto l’onore di rappresentare per quasi un ventennio”. ”Infine – conclude Russo – preciso che il mio comportamento ha anticipato norme e regole per la tutela sanitaria delle attivita’ sportive in seguito poi regolamentate con leggi ad hoc”. Per la cronaca, al termine della stagione 1997-98 il Napoli retrocesse in serie B.

 

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