Un finale inaspettato, grazie al gol di Bonazzoli, butta un po’ di fumo negli occhi di una Salernitana costretta di fatto a vivere un pomeriggio complicatissimo contro il Milan (1-2). E pensare che nei primissimi minuti sembrano essere proprio i granata i padroni del campo, giusto il tempo che i campioni d’Italia in carica si rendano conto che nella metà campo granata si aprono a sorpresa voragini clamorose. Il tema della partita cambia in un attimo, cinque minuti. Dopo il miracolo di piede del debuttante Ochoa al 7’ su Leao, dal 10’ al 15’ la squadra dell’ex Pioli zittisce i 30 mila dell’Arechi (presenti quasi settemila tifosi rossoneri) con un uno-due micidiale. Prima Rafael Leao approfitta della prateria lasciategli sulla corsia mancina, supera Ochoa in velocità e di piatto appoggia in rete, poi il portoghese si ripete sfuggendo via in scioltezza a Radovanovic e dando il via all’azione del raddoppio: Ochoa respinge il tentativo dal limite dell’area di rigore di Sandro Tonali ma nulla può sulla seconda conclusione del centrocampista della Nazionale. Il Milan spreca più volte il terzo gol ma è tutta la Salernitana che non può nulla. Fatta eccezione per uno scambio in area di rigore tra Vilhena e Dia al 23’ sul quale Tomori mette una pezza, i granata sono costantemente schiacciati da un Milan che non ha però la giusta freddezza per chiudere la pratica una volta e per tutte. Al 28’ Bradaric si immola in scivolata per negare il gol a Diaz, al 32’ fa lo stesso Radovanovic su Giroud. Uno scenario che non cambia neppure nella ripresa. Specie all’inizio, quando ancora una volta il Milan sbuca da tutte le parti ma si perde al momento decisivo. Al 48’ Radovanovic e Ochoa chiudono su Giroud che sfiora solo il palo, al 49’ invece il francese calcia addosso al portiere, mentre al 63’ il Var annulla per fuorigioco il gol di Diaz. Sempre la chiamata del Var evita invece al 75’ a Bradaric l’espulsione diretta, lasciando così tutto ancora aperto (Coulibaly salterà il Torino per squalifica). E infatti nel finale tutto cambia clamorosamente. Ma parzialmente. Al 79’ Sambia ha la grande occasione per rimettere tutto inaspettatamente in discussione, ma il suo diagonale non centra neppure lo specchio della porta; all’84’ invece dopo la doppia clamorosa parata di Ochoa su Giroud e De Ketelaere arriva il gol a sorpresa di Federico Bonazzoli che accende l’Arechi. Ma gli otto minuti di recupero, nonostante lo sforzo granata, servono soltanto a Ochoa per compiere l’ennesimo miracolo (su De Ketelaere) che non serve per evitare alla Salernitana la terza sconfitta consecutiva.

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