A Parigi per conquistare l’Europa. È iniziata ufficialmente ieri l’avventura di Carlo Ancelotti al Psg. Dopo due giorni di intense trattative, il tecnico italiano ha detto “oui” al club transalpino. Ancelotti, già “Carlò” per i francesi, ha firmato un contratto di due anni e mezzo per uno stipendio di circa 6 milioni di euro a stagione

che fa di lui l’allenatore più pagato nella storia della Ligue 1. Le parti hanno trovato un compromesso sullo staff. Non arriverà Ray Wilkins, il secondo di Ancelotti al Chelsea, mentre ci sarà il preparatore atletico Giovanni Mauri che ha lavorato con il tecnico per otto anni nel Milan e poi a Stamford Bridge. Al fianco di Ancelotti nel ruolo di assistente ci sarà Claude Makelele, uomo di fiducia del Psg. Gli obiettivi? «Vogliamo vincere il campionato, giocare la Champions il prossimo anno e fare il meglio possibile», ha spiegato il nuovo allenatore. «Vogliamo essere competitivi in Francia e anche in Europa. Il futuro -ha aggiunto – è la coppa dei campioni». Quanto al mercato è ancora presto per fare nomi, ma alcune opzioni sono già sul tavolo: aspettando che David Beckham sciolga le riserve, i sogni proibiti restano Pato e Kakà. Ma per il rossonero c’è da convincere il Milan. «Ancelotti non ha bisogno di presentazioni, basta la sua storia fantastica», ha detto Leonardo, direttore generale del Psg che ha giocato un ruolo fondamentale nell’affaire Ancelotti.

Il nuovo tecnico, invece, ha esordito parlando in francese: «Sono fiero di allenare il Psg. È un club fantastico e ci sono i presupposti per fare un grande lavoro». Dopo la promessa di imparare presto il francese, l’ex allenatore di Milan e Chelsea è passato all’italiano: «È un club con grandi ambizioni per il futuro e questo progetto mi piace molto», ha detto parlando della sua nuova casa. «Farò l’allenatore a tempo pieno sul campo, mi piace lavorare e stare con i giocatori». Al Psg prende il posto di Antoine Kombouarè, ufficialmente esonerato (con una buonuscita di 4 milioni di euro secondo la stampa francese) solo oggi. «Non è mai semplice arrivare a campionato in corso. La squadra ha fatto bene finora, visto che è in testa alla classifica», ha ammesso Ancelotti. I risultati ci sono, ora serve un passo avanti nel gioco.

Questa è la sua missione: «Il Psg ha le qualità individuali per esprimere un buon calcio, proveremo a seguire la strada del gioco offensivo. La disposizione e il modulo sono concetti relativi: possiamo cambiare qualcosa, ma l’importante è praticare un calcio dinamico che sia divertente e efficace». «A livello tattico – ha osservato – non ci sono grandi differenze fra l’Italia e la Francia, in entrambi i paesi la parte difensiva è una componente importante. I ritmi sono più bassi rispetto ad esempio all’Inghilterra, ma questo non vuol dire che sia un calcio meno interessante perchè, e parlo da italiano, una squadra diventa importante se trova il giusto equilibrio fra difesa e attacco». I soldi degli sceicchi sono un ottimo alleato per portare a compimento il progetto: «È chiaro che mi sento fortunato di trovare questa società che vuole primeggiare e diventare grande in Europa, questa è una grande motivazione e uno stimolo per me. Crescere quest’anno è una grande responsabilità perchè la squadra è prima in classifica e vogliamo tenerla lì, se possibile migliorando».

 

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