Riceviamo e volentieri pubblichiamo il manifesto di denuncia del Comitato spontaneo dei residenti di via Seggio intitolato “No alla malamovida!”. Ecco il testo integrale.

“Ci sono voluti tre anni perché le coscienze si risvegliassero sulla Sicurezza in via seggio e nel centro storico di aversa l’ennesima grave aggressione, accaduta nell’ultimo fine settimana, subita da una giovane vittima della Malamovida Ha finalmente scosso gli animi (….ce n’è voluta, signori!) Di quelle istituzioni che dovevano controllare e di quegli imprenditori ai quali il comitato spontaneo dei residenti di via seggio aveva proposto un patto per la notte per regolamentare il fenomeno allora nascente, ora imploso purtroppo su se stesso. Molti, solo ora, si sono accorti che è necessario limitare la liberalizzazione, limitare le aperture delle imprese ricettive nel centro storico e , solo ora, protestano a gran voce in nome della sicurezza. Questa non e’ una necessita’, E’ obbligo per tutte le istituzioni presenti sul territorio locale e provinciale dare esecuzione ad una legge dello stato, la cui efficacia non ammette deleghe, sussidierieta’, omissioni! (….e lo “scaricabarile”!) E fino ad ora? Da tre anni dalla sua costituzione, il comitato spontaneo dei residenti di via seggio ha difeso strenuamente la zona, ricorrendo ad ogni forma civile e democratica di confronto, di denuncia, di appello affinche’ fossero applicati i limiti previsti dalla legge alla liberalizzazione e tutelati la sicurezza, l’ordine pubblico, la salute e il decoro urbano. Tutti gli interlocutori sono divenuti sordi e ciechi alle richieste di sicurezza, ordine pubblico, diritto alla salute dei residenti e dei giovani frequentatori della movida, mostrandosi indifferenti . Il principio del laisser fair, laisser passer( lascia fare, lascia passare!) Proprio del piu’ spietato liberismo economico faceva comodo !!!! Intanto il comitato si chiedeva : “ dov’era “la mano invisibile” dello stato, della prefettura, dell’amministrazione, delle forze dell’ordine? “ “chi controllava il fenomeno in maniera pianificata e permanente e non con interventi sporadici? Chi doveva sorvegliare oltre che regolamentare? Il principio seguito fino ad oggi e’ stato “tirate a’campa’…., chi vo’ fa fa’. Chesta e’ avers ‘!” E no! Aversa e’altro e altro deve essere! Ci auguriamo che il risveglio delle coscienze, avvenuto dopo il grave ferimento della giovane francesca, anche se tardivo rispetto al crescere e all’implodere del fenomeno movida, porti le istituzioni ad interventi reali, fattivi , pianificati e non occasionali. Non c’e’ piu’ tempo! Il fenomeno e’ maledettamente degenerato! La speranza è quella di rivedere risanato dalla criminalità il centro storico della nostra città perché La sicurezza non è un’opzione: È un principio imperativo dell’ordinamento giuridico dello stato italiano; è un diritto assoluto, valido per tutti i cittadini italiani. Lontani dalla logica qualunquista dell’espressione: “l’avevamo detto!”, il comitato dei residenti di via seggio, come tutti i cittadini di aversa, chiedono Alle istituzioni che vengano garantiti e tutelati l’ordine pubblico, la sicurezza, la salute e il decoro urbano durante le notti della movida affinche’ cio’ che e’ successo a francesca Non accada mai piu!”.

NOTA DEL DIRETTORE

Più che una riflessione, pongo una domanda al sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco: invece di fare proclami sbandierati ai quattro venti sulla sicurezza urbana (solite chiacchiere da politicante), l’amministrazione comunale quando interverrà con misure concrete per regolamentare la movida aversana???

Mario De Michele

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