L’inchiesta sul cantiere dell’autostrada Brebemi con relativi arresti e sequestro, ha avuto gravi conseguenze sull’occupazione in provincia di Bergamo. Al cantiere infatti lavoravano 700 operai di una sessantina di imprese, che ora non stanno lavorando e non sanno nemmeno se riceveranno gli stipendi.

Per questo oggi i rappresentanti dei sindacati hanno incontrato il prefetto di Bergamo Camillo Andreana, al quale e’ stato chiesto di fare opera di sensibilizzazione verso l’Inps nel caso in cui si dovesse fare ricorso alla cassa integrazione, e la convocazione di un tavolo con il consorzio Bbm per discutere della situazione. Un primo incontro tra i sindacati e il consorzio di imprese della Brebemi si era gia’ svolto ieri. E il consorzio e’ stato invitato a risolvere in prima persona il problema occupazionale, ricollocando il personale che rischia di non lavorare per mesi. Nei giorni scorsi e’ stata presentata istanza di dissequestro per i 26 chilometri non direttamente interessati dall’inchiesta, per cui parte del cantiere potrebbe riaprire. Resterebbe comunque il problema dei 300 dipendenti della Locatelli, l’impresa bergamasca il cui titolare e’ stato arrestato, e i cui contratti sono stati rescissi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui