Il Segretario Generale della UST-CISL di Caserta, Giovanni Letizia, interviene sul caso Policlinico di Caserta, dopo l’ennesimo stop al cantiere con i lavoratori a rischio licenziamenti : “Il dramma occupazionale che si sta consumando con il Policlinico è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di vicende, che rischiano di mettere inesorabilmente ed irreparabilmente in ginocchio non solo la città capoluogo ma un’intera provincia. Non suscita allarme inferiore la constatazione della costante, inarrestabile diminuzione del flusso di visitatori del Monumento vanvitelliano. E’ appena il caso di sottolineare che si tratta di un duro colpo, che incide negativamente su di una realtà tanto economica quanto culturale, che avrebbe dovuto essere tutelata e stimolata in ben altro modo come il turismo. E’ arrivato il momento che l’Amministrazione del capoluogo si prodighi per una decisa politica di interventi. A Lei,Signor Sindaco, prima che alle altre istituzioni, tocca il compito di mettere in campo alcune iniziative di sua esclusiva competenza, che sono ferme! E’ possibile che temi, come la realizzazione di un Centro di accoglienza turistica, l’intervento di recupero nell’ area della 167, l’Housing sociale, il Macrico, siano ancora fermi? Su questi punti la Cisl immaginava una svolta, la possibilità di dare risposte ad una città in declino. Una città dove il tasso di disoccupazione è tra i più alti. Invece ci si perde in discussione interne di cui non si comprende il senso. Pensiamo piuttosto a mettere in campo cose concrete, quali, ad esempio, alla realizzazione di un Centro di accoglienza turistica da sistemare accanto alla Reggia. Occorre una pianificazione dell’offerta turistica che, partendo dal principale attrattore che è Palazzo Reale, realizzi itinerari che comprendono le altre bellezze architettoniche di cui dispone il territorio quali S.Leucio, le basiliche di S.Angelo in Formis, il Mitreo e l’Anfiteatro sammaritani. Riteniamo che non si debba più perdere tempo sulla questione del Macrico, del quale da mesi, non si parla più. E’ un tema che va da subito ripreso perché può e deve costituire un’occasione di rilancio per tutta la città, sotto ogni profilo. Occorre agire immediatamente per contrastare il declino della città di Caserta, per evitare che degradi ulteriormente. Vi sono cose che l’Amministrazione comunale può e deve fare. Si debbono recuperare aree degradate, riqualificarle, creare spazi di socialità per i giovani, aree di gioco per i bambini. Si deve intervenire sull’housing sociale per venire incontro alle esigenze delle giovani coppie, per dare risposte a bisogni di abitabilità dei ceti sociali più disagiati ed esposti nella crisi; si devono dare risposte possibili ai pensionati, i cui redditi per I’80% di loro sono al di sotto dei mille euro e la metà di essi non ne arriva a 500. Vi sono politiche sociali che , anche nelle difficoltà in cui si dibatte l’Ente di Palazzo Castropignano, si possono e si debbono fare. Per quanto riguarda il Policlinico, Sig.Sindaco, può la città stare a guardare il fallimento di un’opera la cui prima pietra è stata posata quasi venti anni fa e ora si rischia di non vederne l’ultima? 11 Comune che Ella rappresenta, e che tra l’altro è sottoscrittore con altre istituzioni dell’Accordo di programma per la costruzione del Policlinico, può tacere di fronte a questo scempio? Ecco, la CISL ritiene che è giunto il momento di battere un colpo, di dare una sterzata, di far intravvedere un cambio di tendenza. Se ciò ci sarà, noi come sempre siamo in campo per dare una mano e per collaborare con senso di responsabilità. Altrimenti ci toccherà mettere in campo ogni iniziativa necessaria per affermare il diritto di questa città di non morire lentamente”.

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