Sicurezza alimentare e salute in ambito agricolo: questi gli obiettivi raggiunti dalla sperimentazione, in termini di innovazione di processo e di prodotto, attuata con il progetto PA.BI.OR.FRU. che la Cooperativa Sole presenterà pubblicamente il 30 gennaio a Parete, presso la Sala Convegni della propria sede. Sensibile ai temi di cultura agricola, legalità e ambiente, la Cooperativa Sole da sempre si è resa promotrice di azioni tese a migliorare vivibilità, lavoro e qualità del territorio. ‘In questo caso – dice Pietro Ciardiello, Direttore di Sole – è stato previsto l’impiego di pacciamatura compostabile, in campo ed in serra, per la coltivazione di fragole, angurie, meloni, insalate e cavolo rapa’. ‘Il principale problema – spiega Ciardiello – dato dall’impiego in agricoltura dei teli plastici per la pacciamatura o per la copertura di piccoli tunnel, sta nel costo legato alla loro rimozione dopo l’uso e nel relativo smaltimento, in quanto costituiscono rifiuti speciali da smaltire con ulteriori oneri’. ‘Attraverso l’uso del Mater-bi – continua Ciardiello – che a contatto con l’acqua ed in presenza di microrganismi in condizioni aerobiche viene completamente biodegradato e trasformato in acqua e anidride carbonica in suolo, adotteremo pratiche che miglioreranno la sostenibilità ambientale del processo produttivo perché noi vogliamo un’agricoltura che non produce rifiuti ma arricchisce e tutela l’ambiente’. ‘Questo impegno, dunque – conclude Ciardiello – conferma il nostro impegno nella difesa della terra come valore e ci consente di rafforzare ulteriormente l’attività di crescita aziendale, accelerando la trasformazione in atto negli ultimi anni che va nel solco della garanzia della salubrità delle nostre coltivazioni associata a processi produttivi sempre innovativi, a servizio contemporaneamente dei consumatori e della ricerca’. PA.BI.OR.FRU., finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Campania, è attuato in collaborazione con il Centro di Ricerca in Agricoltura – Unità di ricerca per le colture alternative al tabacco (CRA-CAT), con il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e di Novamont.

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