“La mancata attuazione del deliberato sull’Asi? Non è una domanda che va rivolta a me. Io non ho cambiato idea. È incoerente chi vota la mozione e poi fa finta di nulla ”. Come sempre Rosaria Capacchione non solca il mare del politichese. Per la senatrice del Pd l’elezione del nuovo cda del Consorzio è una ferita ancora aperta. Che sanguina per colpa di chi (ovviamente Raffaele Vitale) non ha adottato alcun provvedimento dopo aver sostenuto la sua proposta di chiedere le dimissioni di Raffaelle Pignetti e Biagio Lusini indicati dal partito. E la vicenda Asi è una delle ragioni che l’ha convinta a capeggiare in Terra di Lavoro la componente “Rifare l’Italia”. Lo ha detto, ai microfoni di Campania Notizie, a margine dell’iniziativa dei Giovani turchi, promossa a sabato scorso (14 febbraio) all’hotel Europa a Caserta, imperniata sul trinomio economia, legalità, sviluppo. “Ha sicuramente inciso anche questa questione – osserva Capacchione – ma già da tempo dialogo e mi confronto con i componenti di “Rifare l’Italia, che più che una componente del Pd è un luogo di discussione”. Ma la novità politica che sicuramente cambierà anche la conformazione dell’arcipelago interno dei dem casertani è la decisione della senatrice di lottare in trincea a capo dei Giovani turchi. La capolista al Senato ha inteso il suo ruolo istituzionale soprattutto come impegno politico su tematiche e contenuti. Si è sempre tenuta fuori dalla mischia delle logiche correntizie. Dopo le ultime scelte del gruppo dirigente provinciale, si è convinta che fosse giunto il momento di recitare un ruolo più incisivo all’interno del partito casertano. Per cambiare le cose. Per voltare pagina. “Al posto di Vitale – dice Capacchione – mi sarei dimessa da segretario già molto prima della mozione di sfiducia. E credo che si sarebbe dovuto dimettere l’intero gruppo dirigente. Se si commette un errore che crea imbarazzo al partito, ci si deve fare da parte”. La senatrice la pensa così. Vitale è di tutt’altro avviso. E impassibile resta seduto sulla traballante poltrona di segretario provinciale. Facente finzione. Ovviamente.
Mario De Michele
LA VIDEO-INTERVISTA A ROSARIA CAPACCHIONE