Il pm della Dda di Napoli Fabrizio Vanorio ha chiesto 7 anni di carcere per l’esponente del clan dei Casalesi Alessandro Cirillo, ex braccio destro del capo dell’ala stragista del clan Giuseppe Setola, per il reato di voto di scambio politico-mafioso, così come modificato nell’aprile 2014, commesso in occasione delle elezioni comunali di Casal di Principe del 2007. La richiesta è arrivata al termine della breve requisitoria effettata dal sostituto procuratore al tribunale di Santa Maria Capua Vetere al processo stralcio – in cui Cirillo è unico imputato – del procedimento noto come il “Principe e la scheda ballerina”, che vede imputato l’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino per reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante mafiosa in relazione alla costruzione di un centro commerciale (mai edificato). Secondo l’accusa, suffragata dalle dichiarazioni del collaboratore Luigi Grassia, Cirillo si accordò con l’allora candidato sindaco dell’Udeur Sebastiano Ferraro, già condannato nell’ambito dello stesso procedimento in sede di rito abbreviato, per una somma di oltre 15 mila euro in cambio dell’appoggio elettorale. Nell’accordo, secondo la DDA, ci sarebbe stato anche il concerto di un cantante neo-melodico che si tenne in effetti dopo le elezioni. L’elezioni furono vinte al ballottaggio dall’altro candidato di Forza Italia Cipriano Cristiano di Forza Italia.